Zavorre karmiche: perché è fondamentale liberarsene e come farlo 

Liberarsi delle zavorre karmiche é a tutti gli effetti la strada maestra: capire le radici di quello che più ci fa soffrire, esplorare la sostanza della nostra ombra e amarla in quanto da essa sgorgherà la nostra luce, con la sua inconfondibile unicità.

Conoscere i nostri spettri equivale e privarli del potere di farci paura e inibirci, accettarli comporta il loro dissolversi (in quanto karma superato).

Dall’esplorazione della nostra ombra trarremo i gioielli che daranno le particolari vibrazioni della nostra luce, trarremo insegnamenti che renderanno la nostra capacità di comprensione e la nostra creatività uniche e preziose. (schema a spirale della crescita, come sotto così sopra).

A questo fine le qualità necessarie da allenare sono quelle del buon esploratore impegnato in una caccia al tesoro: l’attenzione, la discriminazione, il coraggio, la perseveranza, la focalizzazione di sé, l’obiettivo, senza dimenticarsi, come vediamo nel prossimo paragrafo, di aiutare le vecchine ad attraversare la strada.

Il coraggio è il presupposto fondamentale.

Se ti sei perso le altre puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:

1 – Il Karma d’amore

2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)

3 – Gli amori impossibili e le anime inarrivabili

4 – I legami evolutivi, gli ostacoli e le ferite

5 – L’evoluzione e il divino legame con l’AG

6 – Il percorso di crescita delle AG

7 – Il riconoscimento dell’AG, il percorso parallelo ed il legame karmico link

8 – Amore interiore: luci ed ombre

Il dolore

Bisogna stare nel proprio dolore e starci in modo costruttivo, avere il desiderio di porsi delle belle domande (il perché) e il coraggio di ricevere delle risposte.

È il coraggio di andare giù, fino in fondo, e guardare il paesaggio e poi di ricercare con lo studio, la meditazione, l’aiuto altrui, di spiegarsi quel paesaggio, di vederlo chiaro e in questo modo accettarlo.

Ci vorranno anni e molta pazienza, (“affrettarsi con calma”), e discriminazione per non lasciarsi sopraffare dal dolore o per non essere autodistruttivi o per scegliere gli strumenti migliori per la propria ricerca.

Il requisito fondamentale in ogni caso è uno solo:

volerlo ed essere focalizzati!

Conoscere se stessi è il primo gradino di qualsiasi percorso spirituale e di qualsiasi cammino di realizzazione in quanto chi si conosce illumina la propria via.

Introspezione e verità traumatiche

L’introspezione è imprescindibile e può essere considerata anche una strada a se stante, che apre le porte al Sé in quanto nucleo del proprio io. In ogni caso l’effetto è liberatorio: il contatto con l’ombra libera dall’ombra, la morte è il solo presupposto alla rinascita.

Se scoprite verità traumatiche (pulsioni, limitazioni, violenze, impronte karmiche, le varie cause dei blocchi…) e ne prendete atto non è che queste cambieranno e smetteranno di essere le realtà traumatiche che sono ma non vi daranno più alcun fastidio e non interferiranno più con la vostra vita.

Voi siete anche quell’orrendo e misero anatroccolo nero, ma perché volergli male, fa parte di voi e merita tutta la vostra tenerezza, è il vostro piccolo bambino ferito.

Ognuno ha il suo a caratterizzare il proprio percorso. Dal momento che lo amate siete un cigno e sarà difficile non amarvi quanto voi stessi vi amate, dandovi energia e magnetizzando energia.

Il gioco dei desideri

Il gioco dei desideri (stesura di lista di 101 desideri) è utile perché ci rivela noi stessi a partire dalle nostre aspirazioni, dalle cose che ci piacciono e ci emozionano, dal nostro desiderio di luce se non dalla nostra luce, è un modo divertente per sperimentare se stessi, per mettersi in contatto.

Di nuovo l’attenzione nei confronti dei nostri desideri e dei nostri bisogni si rivela la virtù di base.

I desideri che non si realizzano o che noi riteniamo impossibili indicano il punto del nostro blocco energetico, la strada per scoprire la nostra ombra. I più coraggiosi si possono anche concentrare sulla cosa di cui più hanno paura, il tabù principale, la madre di tutti gli altri, e vivere la condizione del suo realizzarsi in modo da demistificarla, esorcizzarla, sperimentarla per un attimo e capire di essere più grandi e più forti di lei.

Essere senza paura nel luogo della nostra paura. In forma edulcorata è una prova che anima molte meditazioni.

Ed è probabilmente la stessa sfida che anima il Rebirthing, la regressione ipnotica e il momento dell’integrazione dell’emozione nella Integrazione Neuroemozionale, tutte attività utilissime per entrare in contatto con il proprio bambino interiore.

Altro stimolo alla crescita per chi ama le sfide è mettersi alla prova, fare un piccolo sforzo, con delicatezza e in sintonia con i propri desideri: cimentarsi in attività a noi consone ma leggermente al di là delle nostre capacità attuali, che ci impongano lo scioglimento dei blocchi.

Questo piccolo sforzo è molto efficace in quanto ci impone l’attenzione su noi stessi, ci rivela a noi stessi, e soprattutto contribuisce alla focalizzazione dell’obiettivo, lo scioglimento del blocco, che paradossalmente si raggiunge allentando la focalizzazione sul problema, liberando il blocco dal pensiero e lasciando fluire l’energia.

Si tratta di una modalità interessante che permette di rendersi conto in modo tangibile dei propri progressi e dirigere coscientemente le proprie energie, passo dopo passo.

FINE NONA PARTE

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Ci ritroveremo prossimamente  con la decima puntata de “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”.

 

Ci focalizzeremo sull’attenzione e sull’ascolto di noi stessi e degli altri. Inoltre impareremo ad ascoltare anche i nostri sogni, e capire fin dove possiamo spingerci tramite le nostre capacità intuitive.

To be continued…

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