Inconscio e subconscio: definizioni e differenze
L’inconscio e il subconscio sono due concetti che spesso vengono travisati e confusi. Molti non ne sono a conoscenza, ma la mente dell’essere umano viene concepita dal mondo scientifico come divisa in tre parti.
Definire una suddivisione della mente è stato reso necessario dalla naturale evoluzione del cervello umano. Il suo funzionamento infatti, con tutto ciò che comprende, appare ancora oggi molto misterioso e complesso anche per gli studiosi più esperti.
Così, per riuscire a capire e spiegare meglio le straordinarie capacità della mente, è nata la divisione tra conscio, inconscio e subconscio.
Approfondiamo di seguito.
Inconscio e subconscio: cosa si nasconde dietro il conscio?
La mente conscia è quella che tutti intendiamo quando pensiamo all’intelligenza e al cervello umano. È quindi la capacità di capire, di studiare e di apprendere cose nuove. Ma rappresenta anche la libertà di pensare con la propria testa, di compiere ragionamenti e trarre delle conclusioni.
Il conscio è appunto quella parte del cervello che riusciamo a comandare e a gestire. In questo senso la mente pensa in maniera logica e razionale, e riesce ad inquadrare la differenza tra passato, presente e futuro.
Dietro il conscio però, c’è un mondo intero di tanto altro. La mente umana non è solo in grado di ragionare, ma è capace di provare emozioni, desideri, passione, e può lasciarsi andare all’istinto.
Spesso, in realtà, sono questi aspetti emozionali e primordiali dell’uomo a guidare davvero il suo percorso di vita. Stiamo parlando appunto dell’inconscio e del subconscio.
Le due parti misteriose e irrazionali della mente
L’inconscio e il subconscio sono gli altri due aspetti che compongono la mente.
Il subconscio è la parte emozionale. Ovvero, quella che consente all’uomo di provare sentimenti, legarsi a qualcuno e sviluppare delle forti connessioni. Per esempio, quando una madre rimane incinta del suo bambino, sin dal concepimento si sviluppa un’indissolubile connessione a livello subcoscienziale, che entrambi non possono controllare.
La mente subconscia è quella che più di tutte si appoggia ai ricordi. Non dimentica nulla e immagazzina tutto. Se qualcuno dovesse chiedervi di ricordare passo per passo ogni esperienza vissuta, sarebbe impossibile per voi riuscire a rispondere. Questo perché provereste a ricordare con la mente conscia.
Se invece vi doveste sottoporre, per esempio, ad una seduta di ipnosi, quella che emergerebbe sarebbe la vostra parte subcoscienziale. Che ricorda cose che voi credevate di aver dimenticato.
La mente inconscia invece, è quella più primitiva e allo stesso tempo essenziale. È quella che ci delinea come esseri umani ed è guidata dall’evoluzione naturale della nostra specie.
Ha il compito di immagazzinare tutte le esperienze vissute nei secoli. Non ricordandole ovviamente, ma facendole proprie in maniera innata.
Un essere umano non ha bisogno di ragionare per respirare, lo fa in maniera spontanea sin da quando nasce. Così come, allo stesso modo, mangia, beve, fa i suoi bisogni, starnutisce e così via.
Un bimbo che vive i suoi primi anni di vita, non lo fa certo in maniera conscia, ma inconscia. La capacità di ragionare e prendere decisioni infatti si svilupperà col tempo. Intanto però, è la parte inconscia e più primitiva del suo essere quella che gli garantisce la sopravvivenza. Perché lo porta a compiere naturalmente delle azioni che sono insite all’interno della sua mente.
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