Osso Sacro: perché si chiama così? Qual è la sua funzione?

Osso Sacro: perché si chiama così? Qual è la sua funzione?

L’Osso Sacro occupa il penultimo tratto della colonna vertebrale, ed è per l’appunto un osso. Impari e asimmetrico, è posizionato tra le ossa iliache al di sotto della colonna lombare.

Le funzioni che svolge sono principalmente due, ovvero protezione e supporto.

Per quanto riguarda la prima, l’osso sacro si occupa di fornire protezione al tratto sacrale del midollo spinale. L’altra invece consiste nel dare supporto alla parte superiore del nostro corpo ed aiutarla a reggere il peso (della testa e del tronco).

Insieme alle ossa del bacino forma la “cintura pelvica”, in grado di sostenere gli arti inferiori.  Inoltre, l’Osso Sacro rappresenta la porta d’accesso al mondo degli istinti e verso una dimensione più elevata.

Se ti interessa l’argomento e vuoi approfondire i trattamenti di Osteofluidica sull’asse cranio-sacrale, ti invitiamo a leggere anche “Osteofluidica Cranio Sacrale: l’osso sacro”.

Di seguito vi spiegheremo da cosa deriva il suo nome strano e misterioso, la sua importanza e soprattutto cosa rappresenta per l’Osteopatia e la Medicina Tradizionale Cinese.

Osso Sacro: le teorie sull’origine del nome

Secondo alcuni, il termine “Osso Sacro” deriva dal greco “hiéron ostéon”, che significa per l’appunto sacro ma anche largo, grande.

Il primo ad utilizzare questo termine è stato Ippocrate (considerato il padre della Medicina come disciplina e professione).

Secondo molti altri invece, quest’osso venne chiamato “Sacro” per la sua funzione di protezione dei genitali femminili, dai Greci considerati “generatori di vita”.

La cultura orientale e l’Osteofluidica

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese e l’Osteofluidica, nell’Osso Sacro (e nel coccige) è contenuta l’energia vitale che determina il desiderio e la potenzialità di una persona di vivere il mondo reale, materiale.

E’ proprio nella articolazione tra il Sacro ed il Coccige che si ritiene riposi e abbia sede la Kundalini, una sorta di serpente arrotolato.

L’energia, una volta stimolata, segue un percorso in salita “serpentino”: si muove quindi verso l’alto seguendo il percorso della nostra colonna fino al punto più alto della nostra testa, esattamente dove da piccoli avevamo la “fontanella” aperta e quindi super-connessa con l’energia dell’universo.

Quando l’energia circola senza restrizioni (in maniera fluida) dal Coccige attraverso l’Osso Sacro, e tramite la colonna vertebrale fino al cranio, la persona vivrà in completa armonia con sé stessa e con la natura che la circonda.

L’equilibrio energetico del tratto sacrale corrisponde perfettamente all’equilibrio psico-fisico di un individuo, quindi se non ci sono blocchi energetici o barriere fluidiche, l’individuo potrà godere un esistenza fisica ed energetica stabile e armoniosa.

Vi consigliamo di porre particolare attenzione all’Osso Sacro e cercare di evitare eventuali traumi ad esso collegati.

Anche una caduta accidentale potrebbe mettervi a serio rischio. Perché a parte il forte dolore che sentirete nella zona sacrale, rischiate anche il blocco delle interconnessioni energetiche fluidiche Cranio Sacrali tra Coccige ed Etmoide e tra Osso Sacro e Sfenoide.

Con conseguenti ripercussione sulla Sinfisi sfeno-basilare rappresentante “in alto” dell’articolazione sacro coccigiana “in basso” ( cit. come in alto cosi in basso) con ripercussioni fino ai Sinus frontali-mascellari- etmoidali ai muscoli del collo, rigidità nelle articolazioni, con progressiva riduzione di mobilità.

L’Osteopata Fluidico è in grado in due sole sessioni di regolarizzare le ripercussioni anche croniche e di normalizzare gli effetti del trauma anche se avvenuto distante nel tempo.

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