Scala Bovis: il tasso vibratorio nei cibi

Scala Bovis: il tasso vibratorio nei cibi

La Scala Bovis misura e definisce in maniera molto precisa le vibrazioni della vita. Ideata da un noto radiestesista francese, per l’appunto Andrè Bovis, grazie a questo tipo di misurazione sarà possibile misurare tutto ciò che rappresenta la vitalità.

Minerali, piante, uomini, animali, tutto può essere misurato.

Da numerosi radiestesisti e geobiologi si è appreso che la frequenza vibratoria umana è raddoppiata negli ultimi tre anni. E’ quindi passata da 7.000 a 13.000 e adesso nel 2016 è arrivata a 15.000 unità della scala Bovis.

La ragione è allo stesso tempo semplice e fantastica: il tasso vibratorio del globo terrestre si sta elevando a grande velocità. Molte persone, per carenza di struttura spirituale non passeranno indenni i prossimi quattro anni quando questa frequenza si triplicherà.

Una pulizia è imperativa per liberarsi dalle nostre paure, pulsioni, collere, angosce, delle nostre cattive abitudini di vita inculcate da una società di consumo futile e materiale. Inoltre tesa a conformarci a modelli e stereotipi meccanici che contribuiscono ad abbassare il nostro ritmo vibratorio.

Di seguito “Scala Bovis: il tasso vibratorio nell’alimentazione”.

Scala Bovis: la frequenza vibratoria umana

Dobbiamo alleggerirci, depurarci, al fine di aumentare il nostro tasso vibratorio vivendo coscientemente in questo spirito.

Se un individuo è in buona salute e mangia un cibo che vibra a 5.000 unità della Scala Bovis, dovrà compensare la mancanza utilizzando 10.000 unità Bovis della propria vibrazione vitale. Questo per alzare il tasso vibratorio e assimilare il cibo correttamente.

Questo sforzo produce stanchezza e affatica il sistema immunitario.

Se invece l’individuo mangia un cibo che ha una vibrazione di 15.000 o più unità Bovis, potrebbe mangiare di meno perché nutrito dalla stessa quantità di unità Bovis rispetto alla propria vibrazione. Occupandosi contemporaneamente di rinforzare il sistema immunitario, che non sarà più sottoposto a sforzi assimilativi.

Le vibrazioni nei cibi e nei metodi di conservazione

Un uovo di gallina fresco (allevata libera con mangimi biologici) ha una vibrazione pari a circa 13.000 unità Bovis. Dopo una settimana questo valore scende a 10.000 unità e dopo quindici giorni si dimezza a 5.000 unità.

Purtroppo ancora non siamo in grado di conservare l’energia: il frigorifero, per esempio, conserva la materia ma non aiuta a conservare l’energia degli alimenti.

Nel caso specifico dell’uovo sarebbe meglio conservarlo insieme a del grano o del riso (entrambi biologici). Entrambi hanno una vibrazione più alta, pari a circa 15.000 unità Bovis, capace di mantenersi nel tempo e di trasferire la propria vibrazione.

Quanto più a lungo si conserva il cibo più diminuisce la vibrazione di vitalità e di conseguenza la facilità di assimilarlo. La cottura con strumenti tipo il forno a microonde distrugge tutte le vibrazioni degli alimenti, portando il livello di vibrazioni a zero o a volte in negativo.

Un metodo di conservazione molto efficace da menzionare è l’utilizzo del sale, perché il suo cristallo tende ad aumentare il livello di vibrazione dell’alimento.

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