La libertà mentale dell’individuo è una condizione che tutti credono di avere, ma che pochi sanno veramente conquistare. Più che altro, perché la maggior parte delle persone non è neanche a conoscenza del fatto che la mente potrebbe essere in qualche modo “bloccata”.

L’osteofluidica è una terapia cranio-vertebro-sacrale che applica i principi tradizionali dell’osteopatia, unendoli a quelli della Medicina Tradizionale Cinese. Si concentra nello studiare i flussi energetici del corpo, e nel comprendere come questi possano essere condotti a circolare come dovrebbero.

L’osteopatia fluidica però, non comprende soltanto trattamenti precisi sul corpo del paziente. Ma richiede soprattutto la partecipazione attiva della sua coscienza e della sua intenzione.

Libertà mentale: vivere consapevolmente e agire intenzionalmente

L’essere umano vive la sua vita credendo di conoscere sé stesso, i suoi limiti e le sue potenzialità. Affronta come meglio crede tutti gli eventi con i quali è costretto a combattere e va avanti stringendo i denti. Spesso però, arrivato ad un livello preciso di maturità, si guarda indietro e si rende conto di non sentirsi pienamente protagonista della sua vita.

Si sente, invece, come un sopravvissuto nella sua stessa esistenza. Tutto ciò accade perché egli non ha la piena coscienza di ciò che ha vissuto, e di come lo ha affrontato. E non agisce con intenzione, ma semplicemente reagendo di conseguenza a quello che gli succede.

Conquistare la propria libertà mentale è un processo che richiede tempo, disponibilità e fiducia. Il tempo per comprendere e interpretare davvero tutti gli eventi e i traumi che ci si trova ad affrontare.

La disponibilità di mettersi in gioco in qualcosa che inizialmente si fa fatica a capire, ma che col tempo diventerà sempre più chiaro e che alla fine si sentirà come necessario. E, infine, la fiducia totale da riporre nel professionista che segue il paziente in questo percorso.

Il percorso di risveglio della coscienza con l’osteofluidica

L’osteofluidica è una pratica che, in ogni singola seduta, mette al centro dell’attenzione quattro elementi principali.

Il primo è l’ascolto tattile, in cui il professionista tocca, o meglio, sfiora dei precisi punti del corpo. In questo modo, egli riesce a comprendere se i flussi energetici stanno scorrendo correttamente, oppure se sono interrotti dalle barriere di sicurezza fluidiche. Ovvero, dei meccanismi naturali di difesa che il corpo crea per difendersi dai traumi psichici e fisici.

Il secondo è un piano d’azione necessario per comprendere a cosa è dovuta la presenza di queste barriere che interrompono il flusso energetico. All’interno dell’organismo scorre una rete energetica che si chiama “Meridiani”, perché rimanda ai Meridiani terrestri, linee immaginarie che circondano la Terra. Ogni organo del corpo, secondo la teoria dei Meridiani, è accoppiato ad un Viscere, che è collegato ad uno dei Cinque Elementi (Wu Xing nella cultura cinese).

Il terzo punto fondamentale dei trattamenti dell’osteofluidica consiste nelle stimolazioni riflessogene leggere su delle zone precise del corpo. Dunque, dopo aver compreso i punti nei quali l’energia fluidica è rimasta bloccata, il professionista sa dove intervenire e come agire.

Il quarto punto, in realtà, non avviene per ultimo in ordine di cronologia. Infatti, si tratta del risveglio della coscienza corporea e richiede la partecipazione attiva del paziente. Il professionista, per tutta la durata della seduta, spingerà la persona a sentire, a capire e ad ascoltare il suo corpo.

Metterà l’individuo nella condizione di imparare come risvegliare la sua coscienza, e come vivere la sua vita con intenzione. In sostanza, gli insegnerà come riconquistare la sua libertà mentale, portando l’intero organismo a riequilibrarsi spontaneamente.

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