Ogni incontro significativo e ogni incontro con un’AG ci offre uno specchio. La nostra AG principale è il nostro specchio più preciso che ci permette di affrontare nel modo più completo e diretto noi stessi e la nostra ombra.

La sensazione è di amare un pezzo di noi, l’equivalente animico di un brandello del nostro corpo e di adorare tanto l’anima dell’altro quanto il corpo che ne è simbolo, emanazione e rivestimento.

La nostra AG è noi ed è in grado di fornirci inoltre gli strumenti, le condizioni o le sollecitazioni di cui abbiamo bisogno per il nostro completamento, per la nostra evoluzione e felicità.

Se ti sei perso le prime puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:

1 – Il Karma d’amore

2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)

3 – Gli amori impossibili e le anime inarrivabili

La sola, unica e grande ferita

L’AG riflette la nostra ombra e ci permette di curarla. L’amore è un detonatore di energia; l’amore o il bisogno di amore sono la maggiore motivazione all’azione.

Curare la propria ferita più grande è un’azione che richiede grande energia e forte motivazione, un impegno certamente troppo gravoso da compiere senza il fuoco propulsivo dell’amore e il pungolo di una necessità impellente, il vincolo cioè di un legame evolutivo che non sarà sciolto finché non lo si sarà affrontato.

Ogni ostacolo, esterno o interiore, qui è funzionale al suo superamento, aspetta solo di essere superato. Ognuno dei due partner fa il percorso di strada più importante insieme all’altro.

C’è un solo grande amore perché c’è una sola grande ferita.

Conseguire la felicità attraverso questo legame comporta lo scioglimento, la risoluzione dei nodi della personalità di entrambi.

Il percorso da seguire

Chiaramente è un percorso molto lungo, e anche molto sofferto. Da una parte, se siamo abbastanza consapevoli, vediamo in lei le nostre stesse debolezze che siamo spronati ad osservare e ad affrontare da una prospettiva esterna.

Impariamo a capirle, le accettiamo, ci esercitiamo a curarle con il nostro amore, così che quando le riconosceremo in noi e le sperimenteremo dall’interno non ci saranno estranee, le gestiremo con consapevolezza, con pazienza e le cureremo con altrettanto amore.

D’altra parte l’AG agisce in modo preciso e involontariamente crudele proprio sulle nostre ferite costringendoci piano piano a prendere coscienza delle debolezze che tanto ci espongono al dolore e curarle nel modo più definitivo possibile. È un percorso molto lungo e faticoso, ma assolutamente obbligato.

Gli ostacoli vi porteranno alla fuga e l’infelicità della fuga e della distanza vi ricongiungerà alla vostra AG con la quale nel corso del tempo conseguirete piccole prove e piccoli successi.

Il percorso è reso obbligato dalla costituzione stessa delle anime, dall’attrazione sottile, indefinibile ma ineguagliabile e ineludibile che le trattiene, l’una supremo desiderio dell’altra.

FINE QUARTA PARTE

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Ci ritroveremo Domenica prossima con la quinta puntata de “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”.

Parleremo del divino legame con l’AG, il più sacro legame della nostra vita, nonché il più decisivo per la nostra evoluzione.

To be continued…

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