L’osteofluidica è un metodo terapeutico informazionale ideato da Maurice Poyet, osteopata e kinesiologo francese. Egli sosteneva che qualsiasi cosa accadesse di fisico, mentale ed emozionale nella vita di una persona, il corpo rispondesse e reagisse interamente, come fosse un tutt’uno.

Per questo motivo, sentii la necessità di studiare a fondo i dinamismi di motilità fluidici craniali già intuiti e sperimentati da W.Shuterland estendendoli nella sua ricerca a tutte le ossa del corpo dell’individuo.

Egli creò una nuova tipologia di trattamento, che in Francia divenne metodo clinico, per ascoltare i movimenti intrinseci dei fluidi corporali. Con lo scopo di risvegliare l’energia intrappolata e permettere alla persona di ritornare a vivere in maniera libera, autonoma e consapevole.

Osteofluidica: l’innovativo metodo di Poyet

Gli studi e le ricerche di Poyet nascono durante la Guerra di Indocina. La sua idea di collegamenti energetici, si sviluppò In quel periodo, in quanto mentendo sulla sua reale età riuscì a farsi arruolare come infermiere, fu in quel frangente che poté imparare sul campo i principi della Medicina Tradizionale Cinese, applicati da medici anziani per recare sollievo ai militari.

Rimase così affascinato dalla possibilità di intervenire sul corpo in una maniera totalmente nuova rispetto ai canoni tradizionali. Al punto tale che decise di dedicarsi totalmente allo studio e alla creazione di specifici trattamenti innovativi sul corpo umano che, legando l’osteopatia alla Medicina Cinese, mettessero al primo posto l’energia.

Così nacque l’osteofluidica, un nuovo metodo di intervento informazionale sul corpo, che non pretende di ottenere per forza degli effetti terapeutici. Ma che si concentra sull’armonizzare i flussi di energia che circolano costantemente all’interno del corpo umano. E che permettono all’individuo, attraverso un percorso curativo totalmente indolore, di auto-guarirsi dai traumi subiti.

A cosa serve e quando è indicata

I trattamenti di osteofluidica, a differenza di quelli tradizionali osteopatici, non comprendono quindi un intervento “brusco” e meccanico sul corpo. Bensì, prevedono un tipo di approccio leggero e delicato, che mira ad ascoltare il movimento fluidico dell’energia.

L’osteopata specializzato in questa disciplina innovativa, è in grado di sentire i flussi energetici, e di comprendere se questi sono stati interrotti da barriere di protezione fluidiche. Tali barriere fluidiche si formano nel momento in cui l’individuo subisce dei traumi, che siano questi fisici oppure psichici.

Secondo l’osteofluidica, ogni volta che l’essere umano subisce un evento particolarmente toccante, tutto ciò va a colpire la sua persona globalmente.

L’energia che prima scorreva normalmente attraverso il sangue, la linfa e il liquido cerebro-spinale, si blocca come per creare una “anestesia di conforto”. A lungo andare, se non si esegue uno specifico trattamento di rivitalizzazione e ripristino energetico globale, si manifesteranno sempre più disfunzioni per l’individuo. Sia a livello di malessere psichico, sia a livello di dolore fisico.

L’osteofluidica è in grado quindi di riassestare i naturali movimenti fluidici dell’energia, portando l’individuo quasi ad un nuovo “risveglio” somatopsichico. Dopo ogni seduta, egli si sentirà sempre più presente e cosciente nella mente e nel corpo. Riprenderà consapevolezza delle sue potenzialità e imparerà a metabolizzare meglio l’ansia e lo stress.

I trattamenti di osteofluidica sono consigliati per la cura di dolori fisici. Alcuni di questi sono: sciatiche, lombalgie, lussazioni, traumi sportivi, slogature, sinusiti, emicranie, dolori mestruali. Tale metodo è indicato anche per le donne in gravidanza e per i bambini. Non presenta alcuna controindicazione.

Foto di Kai Miano da Pixabay

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