Tensione Spirituale e blocchi affettivi

La tensione spirituale può sostenerci in molti modi, motivare e fortificare il nostro comportamento, aiutarci ad individuare quale sia il comportamento corretto da tenere, le priorità da rispettare per assolvere al nostro compito evolutivo e realizzarci.

Può essere inoltre molto utile per contribuire a sciogliere i nostri blocchi affettivi e le nostre problematiche maggiori.

Il primo passo spetta alla nostra buona volontà di buoni esploratori.

Se ti sei perso le altre puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:

1 – Il Karma d’amore

2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)

3 – Gli amori impossibili e le anime inarrivabili

4 – I legami evolutivi, gli ostacoli e le ferite

5 – L’evoluzione e il divino legame con l’AG

6 – Il percorso di crescita delle AG

7 – Il riconoscimento dell’AG, il percorso parallelo ed il legame karmico link

8 – Amore interiore: luci ed ombre

9 – Zavorre karmiche: perché è fondamentale liberarsene e come farlo

10 – Attenzione e Ascolto: due elementi fondamentali in un rapporto

 

Liberare lo spirito

Conosciuto il problema, si cessa di combatterlo perché non è in nostro potere risolverlo. Ciò che noi possiamo e dobbiamo fare è accettarlo e tenerlo dentro di noi.

L’accettazione creerà  un’apertura, un allentamento delle tensioni nel punto dolente, un allentamento dei cordoni della borsa che contiene il mostruoso anatroccolo che già non ci fa più alcuna paura.

A questo punto le energie spirituali potranno inondare di luce tutta la nostra multidimensionalità compreso le zone sofferenti.

Chiamare le energie spirituali in nostro aiuto può illuminarci nella comprensione delle nostre realtà interiori e sostenerci nell’azione che non è più impedita dall’anatroccolo ma è comunque incerta e timorosa.

Chi rinasce si apre al mondo per la prima volta e la vita offre innumerevoli possibilità di morte e rinascita che segnano il nostro progresso evolutivo.

Il segreto è avere fede, (Pistis), lasciare fare alle nostre guide spirituali, rendersi duttile ricettacolo della volontà divina che coincide sempre con la nostra in quanto nostro desiderio è adempiere il nostro destino, assolvere i compiti che noi stessi al momento di incarnarci ci siamo scelti, realizzare il «Come in Cielo così in Terra».

A noi spetta alleggerire i fardelli, lo spirito può solo riempire lo spazio che gli lasciamo, guidarci e realizzare i nostri desideri in proporzione a quanto noi gli concediamo. Alleggerire in pratica significa non solo conoscere il proprio blocco ma ‘sforzarsi di non sforzarsi’ più, non pensarci.

Il risultato è che finiremo con lo sviluppare la dote dell’accettare con gioia perché lasceremo venire a noi cose gioiose e comprenderemo la semplice necessità di ogni situazione apparentemente critica. Bisogna essere consapevoli, capire, ma non si perviene alla comprensione e alla capacità di azione con le sole nostre forze mentali.

La verità scende sempre dall’alto. L’intelligenza umana consiste nel porsi delle belle domande che apriranno nuove prospettive, la grandezza umana nell’avere aspirazioni e desideri e nel mantenere un atteggiamento umile e sincero verso se stessi.

Le domande e i desideri sono i presupposti fondamentali all’evoluzione e quindi alla realizzazione, frutto, più o meno consapevole, dell’apertura al divino. Il modo più semplice per creare questa sintonia è pregare il proprio angelo custode, modalità… Sistema di verifica dei desideri…, domande…

Accettazione, spirito femminile e… coraggio

Chi dice che per amare bisogna imparare ad essere donne non si sbaglia. L’attenzione come è intesa qui si realizza in un atteggiamento di ricezione, di ascolto appunto, piuttosto che di indagine, in una disposizione di spirito femminile.

Bisogna sviluppare la sensibilità l’adattabilità dell’acqua e la concretezza fruttifera e costruttiva della terra, entrambi elementi femminili e sviluppare doti di passività, pazienza e accettazione. Bisogna, per amare, liberare le energie dei chakra femminili, quelli più schiettamente emotivi ed affettivi, il II e il IV (anche se non si può amare senza prima avere acquisito la sensazione di stabilità che proviene dal primo Chakra della radice in salute), sciogliendo le paure che in essi risiedono. (demone del primo la paura, del II la colpa, del IV la sofferenza).

Bisogna avere il coraggio di accettare noi stessi e la nostra vita che è il frutto del nostro modo di essere.

Bisogna avere il coraggio di accettare dentro di noi l’amore e confessarlo a noi stessi e quindi all’altro, e bisogna imparare a ricevere amore.

L’addestramento migliore per ricevere amore è abituarci a riceverlo da noi stessi.

Le difficoltà nel ricevere derivano dalla paura di non esserne degni e (quindi) di essere abbandonati. Ma ricevere amore può diventare una consuetudine se noi stessi ce ne somministriamo in abbondanza e con l’amore si dissolveranno le paure che sorsero per effetto proprio di carenza d’amore.

Entrate in contatto con la vostra affettività più sofferente che in questo modo gratificate, andate a cercare e cullare il bambino interiore.

Piccole verifiche della vostra capacità di ricevere e di amarvi possono essere la reazione nel ricevere lodi, oppure, a livelli ancora più profondi, che coinvolgono più specificamente la parte emotiva e femminile, la reazione che vi suscita un massaggio ayurvedico fatto con generoso dispendio di energie positive.

FINE UNDICESIMA PARTE

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Ci ritroveremo prossimamente  con la dodicesima puntata de “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”.

 

Nella prossima puntata continueremo a parlare di blocchi affettivi ed emotivi, ma con un focus speciale sulla liberazione dal passato.

 

To be continued…

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