Paura di amare: come fare per superarla?

Paura di amare: come fare per superarla?

La cosiddetta “paura di amare”, come si può immaginare, in realtà rimanda a diversi concetti. Che spesso non coincidono veramente con quello che è l’amore in sé. 

La maggior parte delle volte infatti, questo timore ha radici più profonde, che possono avere molte cause. È possibile che a provocarla sia stato un trauma passato, oppure che ci sia una difficoltà reale nel concedere fiducia agli altri. 

In ogni caso, sappiate che la paura di amare può essere superata. Di seguito scopriremo come. 

Paura di amare: quali possono essere le cause?

La paura di amare, conosciuta scientificamente come “filofobia”, il più delle volte non è data dalla reale paura di innamorarsi di qualcuno. Ma, più che altro, dal terrore di soffrire, di essere abbandonati oppure traditi. 

Si ha quindi più paura delle conseguenze che l’amore può portare, invece che dell’amore vero e proprio. Le cause possono essere tra le più disparate, di solito però questo timore è la conseguenza di una ferita passata. In tale circostanza, la paura si è sviluppata dopo essersi concessi all’amore almeno una volta. 

Quella volta, molto probabilmente, la relazione si è conclusa con un tradimento o con un abbandono da parte del partner. E questo ha provocato un dolore talmente grande da portare la persona ad una chiusura totale verso l’amore. 

Il timore di amare però può nascere anche da un forte concetto di indipendenza che si ha della propria vita. In questo caso, solitamente a soffrirne più spesso sono gli uomini, che tendono a chiudersi di più in se stessi rispetto alle donne. 

Questo tipo di uomo, in genere, è dovuto crescere in circostanze particolari. E spesso non ha avuto un buon esempio di amore da parte della famiglia e delle persone attorno a sé. Per tutta la vita ha dovuto cavarsela con le sue forze, ed è quindi abituato a non chiedere e a non dare. Non si concede ai sentimenti perché sa che sono l’unica cosa che non può controllare. 

Come superare il terrore di concedersi a qualcuno

Per tutti gli scettici e le persone che credono di essere senza speranza, sappiate che la paura di amare si può superare. 

Alcune volte si tratta di un terrore talmente insito nella mente della persona, che diventa necessario seguire una terapia somato-emozionale per riuscire ad uscirne. 

Il più delle volte però, è sufficiente riuscire ad accettare il fatto che tutta la vita è un grande mistero, e che niente si può tenere davvero sotto controllo. L’amore è un desiderio che risiede nel cuore di ogni essere umano, e l’accettazione di una possibile fine purtroppo è sempre da mettere in conto. 

Lasciarsi andare, aprirsi completamente ad un’altra persona, lasciare che questa conosca ogni parte della propria vita e concederle la massima fiducia. Amare e lasciarsi amare è una delle cose più difficili che si possano fare. 

Qualcuno una volta ha detto: “L’amore è dare a una persona la possibilità di distruggerti, ma confidare nel fatto che non lo faccia.

E questo è vero. L’amore è un rischio, e la paura è sempre presente. Ma la verità è che tutta la vita è fatta solo di rischi. E chi non osa per timore di perdere, ha già perso in partenza. Il modo migliore per superare la paura è convincersi del fatto che comunque ne varrà la pena. Anche soffrendo, anche perdendo.

Un saggio disse: « rinunciare ad amare per paura di soffrire e come rinunciare a vivere per paura di morire ».

Foto di Daniel Borker da Pixabay

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Amori impossibili e anime inarrivabili – [Parte 3]

Amori impossibili e anime inarrivabili – [Parte 3]

Gli amori impossibili sono esperienze di livello più alto, che producono grande espansione ed accelerazione.

Woody Allen faceva dire alla protagonista de “La Rosa Purpurea del Cairo”: “Ho appena incontrato un uomo meraviglioso. Non è reale, ma non si può avere tutto.”

Ecco, non si tratta di questo.

Il bello degli amori impossibili è proprio che sono reali, sono suscitati da persone reali che ci illuminano, costituiscono con la bellezza che noi percepiamo in loro il modello, la realizzazione sulla terra di ciò che noi desideriamo essere.

Se ti sei perso le prime puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:

1 – Il Karma d’amore

2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)

Amori impossibili: il dislivello vibrazionale

Questo ci serve da memento (è quello che sono, è lì che voglio arrivare!), da testimonianza (se una persona con le mie stesse ferite originarie, con tanta semplicità e naturalezza riesce a realizzarsi in modo così compiuto è proprio possibile!) e da stimolo (in nome dell’amore che ho per me e dell’amore che ho per lui, per potere aspirare a lui, essere alla sua altezza, io investo con gioia ed entusiasmo tutte le mie energie per crescere!).

Se fattori esterni si oppongono alla realizzazione di questo amore, la sua funzione e anche, spesso, la sua intima reciprocità non vengono meno (viene meno solo l’urgenza alla crescita).

Infatti l’ ‘impossibilità’ è solo metaforicamente  impedimento esteriore, è in realtà un gap interiore.

Si definiscono impossibili in quanto esiste un alto dislivello vibrazionale tra noi e il nostro amore che per questo ci appare inarrivabile. Ma il dislivello può essere colmato e, quando la struttura animica dell’altro lo consente, rendere l’amore possibile.

Il passaggio evolutivo (o “L’evoluzione Animica”)

L’oggetto del nostro amore è come noi, condivide le nostre ferite originarie, ha un karma simile al nostro e una struttura vibratoria assolutamente analoga (presenta un’uguale distribuzione delle energie attraverso i chakra), con la differenza che le sue vibrazioni sono più alte. Per questo noi lo troviamo meraviglioso.

È una delle nostre AG e costituisce un passaggio evolutivo importante, un’occasione da accogliere con gioia che ci indica che, se siamo stati attirati da livelli vibrazionali alti, siamo evidentemente in un periodo di accelerazione (altrimenti non avremmo riconosciuto, non saremmo stai attirati dall’oggetto del nostro amore, non saremmo stati abbastanza alti da desiderare qualcosa di più alto di noi e tendervi), pronti per gestire questa ulteriore spinta evolutiva.

E l’AG costituisce la più grande sfida evolutiva della nostra vita.

Il fine di ogni incontro è l’evoluzione.

FINE TERZA PARTE

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Ci ritroveremo Domenica prossima con la quarta puntata di “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”.

Parleremo di legami evolutivi e degli strumenti, delle condizioni e delle sollecitazioni che l’AG è in grado di fornirci.

To be continued…

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Amori impossibili e anime inarrivabili – [Parte 3]

Anima Gemella: il Karma d’amore – [Parte 1]

L’Anima Gemella (AG) esiste e molti hanno la fortuna di incontrarla. Tutti possono incontrarla, almeno una volta nella vita.

Dico “almeno una volta nella vita” non solo perché se siete bravi e vi applicate è auspicabile che riusciate a farvi dare un secondo appuntamento, ma anche perché di fatto ne esiste più di una. Esiste un ‘corpus’, un insieme di anime gemelle, tutte sorelle, appartenenti alla stessa famiglia animica.

L’AG è un’entità che presenta una frequenza vibrazionale identica alla nostra che dimora in un corpo energetico diverso dal nostro.

Ognuno di noi emette però innumerevoli frequenze vibratorie diverse, quanti sono gli aspetti della sua personalità e quanti sono i suoi centri di energia normalmente attivi (chakra).

Per ciascuna di esse esiste un individuo incarnato, maschile o femminile, di identica vibrazione all’esterno di noi che, in assenza di blocchi e ad un livello evolutivo sufficientemente alto, noi naturalmente attiriamo.

Anima Gemella e rapporto karmico

Generalmente con le nostre AG abbiamo un profondo e ricco rapporto karmico che conferisce alla relazione una precisa coloritura e precise problematiche, il cui scioglimento determinerà per entrambi una profonda presa di coscienza evolutiva, che riguarderà in particolare il chakra in questione.

Il rapporto karmico non è necessario, si può incontrare anche un’AG per la prima volta, vivere con lei una sola vita.

In ogni caso ogni incontro stimolerà in entrambe lo sviluppo e la realizzazione del chakra interessato: a livello di quel chakra ognuno è specchio e modello, compensazione per l’altro, insieme punto di partenza e punto di arrivo, analogia e soluzione.

Il karma d’amore

Il karma d’amore e la vera problematica d’amore la si tocca con l’AG del chakra del cuore, colui che si abbevera al vostro cuore (o viceversa, se siete più fortunati!) e che sentite parte del vostro cuore fisico e spirituale.

La fonte dello scambio energetico, il livello di comunicazione e di intesa, la sede del legame è il cuore. La vera AG è quella che risiede al cuore.

Ai chakra inferiori si risolvono le questioni di integrità della persona, la solidità e la compiutezza delle funzioni primarie, ai livelli superiori sono interessate la creatività e la conoscenza.

Il cuore è il centro energetico del nostro essere (tre chakra sotto, tre sopra) e l’amore l’unica forza che può muovere le montagne. Il coinvolgimento amoroso è l’espediente evolutivo più potente per darci la forza e la motivazione di scalare e andare oltre la nostra ‘montagna karmica’, la nostra ferita e il nostro blocco più grande di cui l’AG è insieme specchio e soluzione, rappresenta il punto di partenza e punto di arrivo.

Ogni AG presenta una distribuzione energetica simile alla nostra ma quella della nostra AG del cuore sarà molto più precisamente speculare e nella risoluzione del rapporto con lei si dischiuderanno per entrambi le vie di liberazione del karma.

Non si tratta di un’ascesa mistica, ma di un incarnare se stessi e la realizzazione del proprio percorso, l’obiettivo del nostro karma, sotto lo stimolo e il modello dell’altra persona.

In realtà noi siamo circondati da potenziali coprotagonisti di esperienze affettive ed erotiche che si situano su vari livelli di coinvolgimento animico.

FINE PRIMA PARTE

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Ci ritroveremo Domenica prossima con la seconda puntata della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”.

Parleremo di amori evolutivi, accidentali, che non avvengono per necessità, ma per scelta.

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