Rimedi naturali per emicrania

Rimedi naturali per emicrania

Oggi tratteremo i rimedi naturali per l’emicrania, che si differenzia da altri tipi di mal di testa o cefalea. 

A dirla tutta l’emicrania fa parte delle cefalee primarie, insieme a cefalea intensiva e cefalea a grappolo. Tutte le cefalee primarie, fortunatamente, non sono pericolose e spesso non necessitano di visite mediche o altro. 

L’emicrania si riconosce per i suoi frequenti attacchi e la sua caratteristica “pulsazione” che la differenzia da tutti gli altri tipi di mal di testa o cefalee. Nella maggior parte dei casi coinvolge un solo lato della testa ed i fastidi ad essa legati hanno una durata variabile. Quest’ultima può andare da poche ore fino a 2-3 giorni.

Alcune volte l’emicrania non arriva da sola, ma viene accompagnata da altri sintomi. Tra questi troviamo senso di nausea, vomito, spossatezza. 

Di seguito vi indicheremo i migliori rimedi naturali per l’emicrania.

Rimedi naturali per emicrania: il Magnesio

Il Magnesio è da sempre uno dei migliori rimedi naturali per l’emicrania. Infatti è stato scientificamente dimostrato che in un soggetto che presenta carenze di magnesio è molto più predisposto a soffrire di mal di testa rispetto a chi è non presenta carenze di questo tipo. 

Il magnesio è in grado di svolgere più azioni benefiche sul nostro corpo, come ad esempio regolare la produzione di energia, stimolare il metabolismo attivando i lipidi, e favorire il mantenimento del giusto PH sanguigno. 

Svolge una funzione vasodilatatrice e regola il ritmo cardiaco. Inoltre, è anche un ottimo alleato per la formazione e la giusta crescita dell’apparato osseo. 

Che dire, se soffrite di carenza di magnesio vi converrà integrarlo subito tramite alimenti ricchi di questo minerale o specifici integratori. 

Impacchi freddi 

Uno dei rimedi naturali più validi per l’emicrania è un impacco freddo con oli essenziali. 

Particolarmente efficace per emicrania provocata da situazioni di stress e ansia, un impacco freddo migliorerà notevolmente questo disturbo fino a farlo scomparire del tutto. 

Il procedimento migliore è bagnare una garza sterile con dell’acqua fredda mischiata a sua volta con oli essenziali puri e biologici ovviamente.

I migliori oli per curare l’emicrania sono:

  • Olio di menta;
  • olio di eucalipto;
  • olio di basilico;
  • olio di lavanda;
  • olio di cipresso
  • olio di camomilla romana;

A questo punto, una volta imbevuta, non vi resterà che applicarla sulla fronte. Tenetela legata alla fronte fino a quando la temperatura della garza (e dell’acqua) diventerà uguale a quella corporea, ovvero a quella della fronte. 

Riposo

Forse non ve l’aspettavate, ma a volte un bel riposo può essere la soluzione migliore per curare l’emicrania. Se quest’ultima deriva infatti da stress e ansia, un po’ di relax, magari sdraiati al buio non vi farà affatto male. 

Anzi il nostro consiglio è di mettervi a letto, chiudere le finestre e concentrarvi sul vostro respiro. Così facendo distrarrete il vostro cervello dal dolore e dal fastidio che state provando, e rendere l’emicrania molto più lieve. 

Foto di Ulrike Maiwww.pixabay.com

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Rimedi naturali per cistite

Rimedi naturali per cistite

Ci sono diversi rimedi naturali per la cistite, utili a combattere questo disturbo che colpisce sia le donne che gli uomini.

La cistite è una infiammazione delle vie urinarie che provoca spesso bruciore, spasmi e fastidi in generale. Molte volte causa la sensazione di dover urinare di continuo, fastidio che può ovviamente compromettere le azioni quotidiane. 

Principalmente le cause della cistite sono da ricercare nelle infezioni batteriche o, molto più raramente, in problemi legati alla parete vescicale. L’origine più comune di questa infiammazione riguarda però l’intestino e, come già detto, l’eventuale presenza di batteri.

In una lettura psicosomatica la cistite è una irritazione determinata dalla frustrazione data da una “perdita territoriale” senso di impotenza, impossibilità di farsi rispettare, di dire di no soprattutto in ambito sessuale.

Di seguito vi indicheremo i migliori rimedi naturali per la cistite.

Rimedi naturali per la cistite: Mirtillo Rosso

Tra i rimedi naturali per la cistite che risultano più efficaci, c’è sicuramente il Mirtillo Rosso. Attenzione però, perché non sarà possibile usare tutte le varietà di Mirtillo Rosso, bensì solamente l’Ossicocco, chiamato anche Mirtillo palustre. 

Ebbene, questa pianta produce delle bacche in cui sono contenute interessanti proprietà, utili proprio a combattere la cistite. Le proprietà in questione svolgono azioni anti infiammatore e anti ossidanti. 

I principi attivi del Mirtillo vengono “assorbiti” dall’organismo, anche se solo alcuni di essi risulteranno davvero utili. L’organismo quindi procederà a filtrare le sostanze necessarie e ad espellere tramite l’urina quelle ritenute non adatte per il nostro corpo. 

Dopodiché i principi attivi assorbiti provvederanno a rendere scivolosa la superfice delle mucose, creando non pochi problemi ai batteri presenti che non riusciranno ad aderire alle mucose. 

Di conseguenza non saranno in grado di attaccare l’organismo, e pian piano i fastidi legati alla cistite andranno a scomparire. 

Bardana

Un ottimo rimedio naturale per la cistite è rappresentato dalla Bardana. Forse in molti non la conoscete, si tratta di una pianta erbacea molto comune in Italia, tanto da essere definita “infestante”. 

Ebbene, la pianta è in grado di curare i problemi della pelle e le impurità (quindi perfetta per acne, psoriasi, ecc.) e riesce anche a migliorare la digestione e i relativi problemi di stomaco. 

Negli ultimi tempi è stato scoperto che la pianta è in grado di curare anche l’iperglicemia. 

Per quanto riguarda la cistite invece, la Bardana rappresenta un valido aiuto per sconfiggere i batteri che attaccano l’intestino. Svolgerà un’azione fungicida e anti batterica. 

Infine segnaliamo anche che, se assunta in grandi quantità, può risultare lassativa. 

Uva Ursina

L’ultimo rimedio naturale per la cistite è l’uva ursina, o meglio l’estratto che si ricava dalle sue foglie. 

Ricca di glicosidi, tannini, e acidi fenolici, svolge una azione anti batterica sul nostro corpo, soprattutto riguardo l’intestino. In quest’ ultimo caso i principi attivi contenuti nell’uva ursina provvederanno ad effettuare azioni antisettiche dirette. 

Riesce a purificare la vescica e si rende particolarmente utile per combattere numerosi ceppi batterici, e quindi non solo la cistite.  

Foto di Alexas Fotos  – Pixabay

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Paura della solitudine: perché nasce questo sentimento?

Paura della solitudine: perché nasce questo sentimento?

La paura della solitudine è un sentimento che l’essere umano percepisce in maniera innata. Dentro di lui, il bisogno di essere accettato, di trovare persone simili e di far parte di qualcosa è fondamentale. Per questo motivo crea legami con gli individui che lo circondano.

Nel corso della sua vita, egli cerca di inserirsi all’interno di gruppi sociali, di formare una famiglia e lasciare in qualche modo un segno negli altri. Nessuno, nella vita, desidera camminare da solo. E perciò, in maniera del tutto correlata, si sviluppa nella sua mente anche la paura di perdere gli altri, e rimanere isolato. 

Vediamo quali sono le origini della paura della solitudine. 

Paura della solitudine: un sentimento innato e naturale

La paura della solitudine è una condizione che accompagna l’uomo sin dalla notte dei tempi. Quando, in periodi molto antichi, collaborare con gli altri significava non morire. Veniva dunque naturale legarsi alle persone, fare gruppo comune, per favorire il continuo della specie e non soccombere. 

Ai tempi, essere diversi era una stranezza, una cosa da non accettare. E se ciò accadeva, il “gruppo” tendeva ad isolare la persona “strana”, escludendola da ogni interazione, insultandola e spesso togliendole la vita. 

Tutto ciò, ad oggi, non è cambiato. I bambini odierni infatti, proprio come quelli di una volta, sin da piccoli tendono naturalmente a fare gruppo. Di solito cercano i propri simili, mentre sono portati a tenere alla larga chi si mostra differente. 

Certo, senza dubbio abbiamo imparato ad essere più tolleranti e accoglienti verso l’altro. Ma il senso di distacco da chi non ha niente in comune con noi, è assolutamente naturale. 

Quali sono le sue origini?

Tutti gli esseri umani provano la paura della solitudine. Quando infatti si viene esclusi ed emarginati, o semplicemente si litiga con una persona molto cara, il nostro cervello interpreta questa condizione come una minaccia. 

Teme di non far più parte di quel legame, di non essere più appoggiato e aiutato. In sostanza, ha paura di essere lasciato a se stesso. Nel momento in cui avviene la separazione, nasce in automatico un sentimento di stress e ansia, che può sfociare anche in attacchi di panico e depressione. Si cerca quindi di “curare” questo malessere che è nato, provando naturalmente a ricongiungersi con l’altro. 

Non è una condizione naturale invece, quando la paura di restare soli diventa un “blocco”. Come dice il proverbio, l’uomo ha imparato col tempo che è meglio “essere soli, che male accompagnati”. 

Al momento giusto, l’essere umano deve capire quando è meglio troncare un legame, piuttosto che portarlo avanti per paura di restare solo. Deve comprendere che può cavarsela con le sue forze, e se così non è, significa che c’è un problema da affrontare. 

Un percorso di crescita personale, bioenergetica in questi casi può essere molto d’aiuto. Sarà necessario affrontare dei nodi emozionali irrisolti, per capire da dove nasce il timore eccessivo della solitudine. 

Il più delle volte, l’origine di tutto è accostabile a traumi avvenuti nel periodo infantile e adolescenziale. Ed è strettamente correlata alla percezione che ognuno ha di se stesso. Se l’uomo si sente debole, diverso e ha poca autostima, avrà una maggiore paura di restare solo. 

Se invece egli è sicuro di se stesso e delle sue capacità, tenderà ad avere un approccio individuale verso la vita. Ciò non significa che non creerà legami o che non amerà. Ma solo che saprà di avere un valore anche come persona singola, e non solo come “gruppo”.

Foto di Martina JanochováPixabay

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Rimedi naturali per herpes

Rimedi naturali per herpes

Navigando sul web potrete trovare diversi rimedi naturali per herpes, ma solamente pochi di essi risultano davvero efficaci per combattere questo disturbo. 

L’herpes è una infezione che può colpire la bocca, il viso e in casi più rari anche i genitali. Insomma colpisce alcuni dei punti più sensibili del nostro corpo, sarà quindi meglio fare attenzione e procedere sin da subito con le giuste cure. 

Si tratta inoltre di una infezione contagiosa, che può essere quindi “trasferita” a chi vi sta accanto. 

Solitamente la causa principale della comparsa dell’herpes è da attribuire ad un indebolimento del sistema immunitario. Per curare questo disturbo, la prima cosa da fare sarà aumentare le difese immunitarie.

Di seguito vi indicheremo i migliori rimedi naturali per herpes.

Rimedi naturali per herpes: Burro di Karité

Il Burro di Karité è senza dubbio uno dei più efficaci rimedi naturali per herpes. Grazie alle sue proprietà emollienti riesce ad ammorbidire la pelle e donargli molta più elasticità.

Ma non solo, perché questo prodotto svolge anche una funzione protettiva in grado di mantenere la pelle umida ed elastica. Insomma tutto ciò che serve per contrastare questa fastidiosa infezione. 

Il consiglio è di applicare del burro di Karité sulla parte da trattare, più volte durante la giornata (basteranno 2-3 volte). 

Segnaliamo che in caso di esposizione solare, sarà necessario aumentare la frequenza giornaliera dell’applicazione del burro di karité. 

Potrete trovarlo sotto forma di stick in Farmacia o Erboristeria. 

Aloe

Tra i migliori rimedi naturali per herpes non poteva mancare l’aloe, una pianta “magica” per quanto riguarda lesioni e infiammazioni. 

Principalmente l’aloe è conosciuto per le sue proprietà cicatrizzanti in grado di rigenerare velocemente la pelle. È l’ideale in caso di ferite o abrasioni. 

Ma non solo perché l’aloe possiede anche proprietà anti infiammatore e immunostimolanti, praticamente l’ideale per curare l’herpes. 

Inoltre svolge anche un’azione anti virale ed è in grado di combattere in maniera eccezionale il virus dell’Herpes. 

Il nostro consiglio è di usare un gel all’aloe, applicandolo in piccole quantità sulla zona da trattare. Lo troverete facilmente in Farmacia ed Erboristeria, ma anche nei supermercati più forniti. 

Camomilla

Infine, vi segnaliamo la Camomilla. Si tratta di un rimedio naturale solitamente utilizzato per combattere l’insonnia, ma in questo caso sarà possibile sfruttarlo anche come anti infiammatorio. 

La camomilla infatti contiene bisabololo, una proprietà in grado di alleviare il dolore derivante dalle infiammazioni ed allo stesso tempo debellare il virus dell’herpes. 

Svolge anche un’ottima azione lenitiva. Il nostro consiglio è di usarlo sotto forma di estratto, da applicare sempre in piccole quantità sulla zona da trattare, più volte al giorno. 

Segnaliamo che il bisabololo si ottiene anche per distillazione dell’olio essenziale di camomilla. Le parti della camomilla da cui si estrare questo principio attivo sono rappresentate dai capolini (possibile utilizzarli sia freschi che essiccati).  

Oltretutto la camomilla ha una azione di tipo vibratorio “blu” antisettica e naturalmente calmante. 

Foto di Silviarita  – Pixabay

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Senso di inadeguatezza: come si può superare?

Senso di inadeguatezza: come si può superare?

Il senso di inadeguatezza comporta delle conseguenze davvero deleterie, prima a livello mentale e poi anche fisico. 

Si tratta di quella sensazione che fa nascere il sentimento sgradevole di non essere “adatti” ad una certa situazione o ad una certa responsabilità. Ed è una caratteristica che mostrano prevalentemente le persone che soffrono di una bassa autostima e di una distorta consapevolezza di sé. 

Pensare di non valere abbastanza, di non avere le giuste capacità e di essere inferiori agli altri. Sono questi gli elementi che delineano il senso di inadeguatezza. 

Vediamo di cosa si tratta e come si può superare. 

Senso di inadeguatezza: cos’è e come si manifesta

Il senso di inadeguatezza è spesso una sensazione talmente forte da intrappolare la persona all’interno dei suoi stessi pensieri. Superare tutto ciò non è per niente facile, ma è possibile. 

Prima però è necessario comprendere al meglio che cosa sia questo sentimento, e come si manifesti. 

Generalmente, quando si affrontano nuove esperienze o sfide, è abbastanza normale sentirsi leggermente “impauriti”, per via di quel qualcosa che non conosciamo. Di solito però, il sentimento di paura svanisce una volta che si riesce ad inquadrare meglio la nuova esperienza. 

Ci sono però persone che non riescono a superare questo timore. Che, anzi, nella loro mente, si trasforma proprio in terrore. In questo caso, non si prova tale sentimento solo affrontando nuove sfide, ma lo si sente nella quotidianità di ogni giorno. 

Chi soffre di questo disturbo, in genere, sente di non trovarsi mai nel posto giusto, e prova costantemente una sensazione di disagio. Trova difficile avere una normale conversazione con persone che non conosce abbastanza, e sente di sbagliare continuamente. 

Quando questo accade, è perché il soggetto soffre di una bassa autostima, e ha la percezione che gli altri siano sempre più capaci, più sicuri e più bravi.

È possibile superare questo sentimento nocivo?

Il senso di inadeguatezza si può sicuramente superare, ma sarà necessario un impegno costante della persona che ne soffre. 

Infatti, una volta che nella mente si è insinuata la percezione del “non essere mai abbastanza”, è molto probabile che questo timore eccessivo si ripresenti spesso in varie situazioni della vita. Anche se l’interessato potrebbe pensare di aver superato la difficoltà. 

Per trasformare davvero la paura, è necessario innanzitutto che la persona prenda consapevolezza di sé stessa e delle proprie capacità. Tutti sono più bravi a fare una cosa, e meno bravi a farne un’altra. Il segreto sta proprio nel trovare ciò che permette al soggetto di mostrare ciò che sa fare, e di essere fiero delle potenzialità che possiede. 

Ma anche nel caso in cui la persona si dovesse trovare nella situazione di affrontare qualcosa che non conosce (e che quindi non sa fare), non c’è da preoccuparsi. Nessuno nasce già istruito, e imparare è un sacrosanto diritto che tutti possiedono. 

Il secondo consiglio che ci sentiamo di dare a chi soffre di bassa autostima, è di dare meno peso alle parole che dicono gli altri. Ciò che può sembrare giusto per qualcuno, potrebbe essere sbagliato per qualcun altro. Non si devono prendere mai come “perle di verità” i pensieri delle altre persone, soprattutto quando queste mettono bocca sulla vita altrui. 

Infine, ci teniamo a condividere con voi una frase del meraviglioso film “L’uomo che fissa le capre”, che siamo certi vi potrà essere d’aiuto. La citazione afferma: 

Quello che più temi non ha alcun potere su di te. È la paura che ha il potere.” 

Fate vostro questo concetto. Studiatelo, capitelo e utilizzatelo come mantra di vita. Solo così potrete iniziare quel percorso che vi renderà liberi.

Foto di Skalekar1992Pixabay

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