Il percorso di crescita delle AG [Parte 13]
Uomini e Donne: l’autoanalisi è l’ultimo step prima di poter incontrare l’AG
L’enfasi data al bisogno di valorizzare, uomini e donne, la propria parte femminile è dovuta al fatto che nella nostra società la parte maschile, espansiva e aggressiva, è privilegiata e nettamente predominante, spesso anche tra le stesse donne.
In realtà per essere individui sereni e poter operare liberamente in base alle nostre aspirazioni bisogna essere individui completi, equilibrati in tutte le nostre parti e aperti tanto all’azione quanto alla ricezione.
Le donne in genere cercano uomini più maschili della loro parte maschile per essere aiutate a crescere in essa e a conseguire il loro completamento.
L’incontro dipende ancora una volta dalla condizione in cui si trova l’energia maschile dentro di noi.
Se ti sei perso le altre puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:
1 – Il Karma d’amore
2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)
3 – Gli amori impossibili e le anime inarrivabili
4 – I legami evolutivi, gli ostacoli e le ferite
5 – L’evoluzione e il divino legame con l’AG
6 – Il percorso di crescita delle AG
7 – Il riconoscimento dell’AG, il percorso parallelo ed il legame karmico link
8 – Amore interiore: luci ed ombre
9 – Zavorre karmiche: perché è fondamentale liberarsene e come farlo
10 – Attenzione e Ascolto: due elementi fondamentali in un rapporto
11 – Tensione Spirituale e blocchi affettivi
12 – La liberazione dal Passato
Il rapporto con il “maschile”
Il nostro rapporto col maschile nel mondo riflette quello che abbiamo instaurato con la nostra parte maschile e il nostro uomo assomiglierà moltissimo al nostro personale modo di essere ‘uomo’.
Nostro obiettivo sarà allora controllare che l’uomo che è in noi ci sia simpatico e sia una persona per bene.
Inoltre se noi abbiamo una parte maschile molto carente avremo un bruciante bisogno di attingere alla mascolinità altrui tramite contatti con l’altro sesso ma allo stesso tempo (come spesso avviene nei casi di ‘bruciante bisogno’) ne avremo anche una grande paura.
Avremo paura del maschile al di fuori di noi quanta ne abbiamo del maschile dentro di noi: la mascolinità in questo caso è una realtà a noi sconosciuta che abbiamo sempre tenuto di affrontare e sviluppare e la mascolinità altrui risveglierà in noi la stessa paura.
Il discorso vale, in modo anche più accentuato, per gli uomini che in genere sono molto meno in grado di gestire le energie del sesso opposto rispetto alle donne e vivono più drammaticamente questa situazione di squilibrio.
La femminilità
Gli uomini, in una società di stampo spiccatamente yang, tendono a reprimere e rifuggire le doti femminili che invece di arricchire le loro potenzialità ingigantiscono ulteriormente la loro tanto temuta ombra. Per ascoltare e capire l’altro può essere utile ascoltare se stessi di cui l’altro è specchio.
Per prepararsi a un incontro fortunato è meglio coltivare in noi la parte di cui l’individuo di sesso opposto si troverà a fare da specchio ma anche quell’altra con cui la nostra AG avrà lo stesso rapporto che abbiamo noi. Le parti yin e yang all’interno di noi devono essere equilibrate, positive e armonizzate tra loro.
L’uomo deve potere accettare e dare voce alla sua femminilità. Una donna che avesse una parte F carente deve accettare, amare e liberare le sue emozioni, altrimenti deve sviluppare e conciliare in sé anche un atteggiamento più propositivo di tipo M e sviluppare dentro di sé l’aspetto maschile il cui riflesso troverà all’esterno.
Queste schematizzazioni delle rispondenze tra donna e uomo valgono in via generale, in realtà non esistono definizioni stabili e rigide nell’ambito dei rapporti umani, ma solo esempi più frequenti.
Il riequilibrio delle energie e i caratteri dominanti
L’autoanalisi a questo proposito è facilitata da uno degli esercizi più interessanti della Psicodinamica che permette di visualizzare le proprie parti M e F.
Anche la semplice osservazione di se stessi ci può aiutare ricordando che il lato destro del corpo è quello governato dall’emisfero sinistro del cervello caratterizzato da energie di tipo M e viceversa.
Osservate e comparate la mobilità del corpo, la forma e le caratteristiche del viso. Potete osservare anche i vostri comportamenti e pensieri abituali e rilevare se presentano caratteri prevalentemente M o F. Oppure studiare i caratteri del vostro Sole,Saturno e Marte (M) o Luna -e Venere per le donne- (F).
A questo punto potete esercitarvi a modificarli, ad attenuare le reazioni più esasperate e fare esperienza di comportamenti di tendenza opposta, più invasivi se vi proponete di valorizzare la vostra parte M, più ricettivi per la parte F.
Esistono esercizi yoga appositamente pensati per il riequilibrio delle due energie, preghiere per conciliare le due parti di noi. Potete associare alla disciplina di vita quotidiana la pratica meditativa in laboratorio, ‘aggiustando’ le fisionomie dei vostri assistenti.
Posso suggerire inoltre una meditazione specifica per purificare i canali e riequilibrare le energie.
Il gran finale
Quando l’energia non sarà più lateralizzata, concentrata cioè su uno solo dei lati della colonna sarà possibile convogliarla nel canale centrale e predisporre le energie al flusso della kundalini che si srotola lungo la colonna vertebrale.
Quando voi starete bene con voi stessi sarete pronti per incontrare la vostra anima gemella.
“Come molto altro, abbiamo capito male anche il posto che l’amore occupa nelle nostre vite, l’abbiamo considerato un gioco e un piacere perché credevamo che il gioco e il piacere dessero più gioia del lavoro; ma non c’è niente di più gioioso del lavoro e l’amore, proprio perché è la gioia suprema , non può essere altro che lavoro.”
Rainer Maria Rilke
FINE