Cifosi: sintomi, cause, rimedi

Cifosi: sintomi, cause, rimedi

La cifosi viene comunemente intesa come una disfunzione presente nella zona toracica della colonna vertebrale. In realtà, questa non è altro che la normale curvatura che ogni essere umano possiede nella parte superiore del rachide. 

Quando invece la curvatura diventa troppo accentuata, tanto da creare una sorta di “gobba”, allora siamo in presenza della cifosi patologica. 

Vediamo quali sono i sintomi, le cause e i rimedi per questo disturbo. 

Cifosi: i sintomi più comuni

Si tratta di cifosi patologica quando la colonna vertebrale si incurva talmente tanto nel tratto toracico da superare i 45°. In condizioni normali, l’angolo dovrebbe misurare dai 20° ai 45°. 

Oltre alla visibile curvatura eccessiva della colonna, il sintomo più comune che si avverte è senza dubbio il mal di schiena. Un dolore piuttosto generale che non si concentra in un solo punto, e che provoca affaticamento e sensazione di rigidità. 

È comune sentire la colonna vertebrale indolenzita. In presenza della problematica infatti, i muscoli presenti nella schiena fanno molta più fatica a reggere il peso, e quindi ci si stanca più facilmente. 

Quando il disturbo è di lieve entità, è anche possibile che il soggetto non avverta alcun sintomo o fastidio. 

Se però la situazione si aggrava, il soggetto andrà incontro a diversi rischi. Infatti, man mano che il tempo passa, diventa sempre più probabile che il disturbo causi altre complicazioni. 

Per esempio, il dolore alla schiena può diventare perenne e persistente, e in tal caso nemmeno gli antidolorifici sortiscono alcun effetto. Si possono sviluppare inoltre delle difficoltà a livello respiratorio, per via della pressione che la colonna esercita sui polmoni. 

Infine, può accadere anche che il disturbo vada ad intaccare il sistema nervoso, provocando perdita di equilibrio e difficoltà nel gestire l’attività di vescica e intestino. 

Le possibili cause

La cifosi patologica è una conseguenza comunemente associata all’invecchiamento. Più si va avanti con l’età infatti, più la struttura morfologica della colonna vertebrale si modifica, e unitamente ad una progressiva disidratazione i dischi vertebrali diventano deboli. 

Questo non significa che tutte le persone anziane soffrano di questo disturbo, ma comunque la maggior parte presenta l’anomalia in forma più o meno grave.  

Lasciando da parte la questione dell’età poi, la causa più comune che scatena il disturbo è il frequente mantenimento di una postura scorretta della colonna. A lungo andare infatti, la schiena tenterà di “adattarsi” alla posizione che le chiedete di assumere. Dunque i muscoli e i legamenti si allungheranno, provocando la curvatura della zona toracica.

Quando i precedenti due casi sono da escludere, allora il disturbo può essere dato da: 

  • Anomalia congenita di sviluppo della colonna quando il bambino si trova ancora nell’utero;
  • Anomalia di Scheuermann, con problemi di sviluppo del corpo vertebrale in età giovanile;
  • Trauma alla colonna vertebrale;
  • Frattura dovuta ad osteoporosi;
  • Deformazione della colonna dovuta ad artrosi; 
  • Spina bifida;
  • Malattia di Paget, con indebolimento delle ossa;
  • Neurofibromatosi, patologia del sistema nervoso;
  • Distrofia muscolare, che comporta disfunzioni ai muscoli.

I rimedi naturali

Quando la cifosi è ancora molto lieve, non è necessario intervenire in alcun modo. Ma, ovviamente, è bene prevenirne il peggioramento. Come? Praticando abitualmente esercizio fisico e correggendo la propria postura, introducendo trattamento miofasciali decontratturanti con intento di tenere la muscolatura il più possibile flessibile. 

Se invece il grado di curvatura è medio, si dovrà seguire un percorso di fisioterapia per correggere le abitudini sbagliate e tentare il rafforzamento dei muscoli. I rimedi naturali possono servirvi unicamente per alleviare il dolore. Le migliori pomate che potete applicare sono quelle a base di Arnica Montana, Salice Bianco o Artiglio del Diavolo. 

Se il disturbo diventa troppo grave, l’unica soluzione purtroppo è quella chirurgica.

Foto di Victoria BorodinovaPixabay

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Artrosi lombare nell’evoluzione dell’Essere

Artrosi lombare nell’evoluzione dell’Essere

L’Artrosi lombare comprende disturbi come Lombalgia-Sciatica–Colpo della strega o mal di schiena, in ogni caso risulta sempre dolorosa e limitante.

Se il blocco perdura o si aggrava notevolmente ne risultano dolore, disagio,malattia e disturbi.

L’obiettivo del massaggio è di aiutare i pazienti a sciogliere questi blocchi. Perché quando l’energia non è più soggetta a restrizioni il corpo può dar corso al processo risanatore.

I carichi fisici sono di gran lunga i meno gravosi, poiché di questi gli esseri umani sono consapevoli.

Al giorno d’oggi sono soprattutto i pesi e i fardelli inconsci quelli che opprimono gli uomini e gravano sui dischi intervertebrali.

Di seguito una guida sull’artrosi lombare, e un approfondimento sull’evoluzione della spina dorsale e dell’Essere.

Non bisogna cercar di guarire il corpo senza cercar di guarire l’anima.

Artrosi lombare secondo Platone

L’organo più impegnato del nostro fisico è la colonna vertebrale, che collega la parte superiore del corpo (testa), con quella inferiore (bacino).

Il suo nome (Columna vertebralis) contiene, in quanto tale, solo una parte di verità, dato che per tutta la vita dell’individuo questa svolge più il ruolo di un arco flessibile che quello di una vera e propria colonna.

Considerata da questo punto di vista, possiamo dire che assume la forma di una doppia S.

La colonna vertebrale si comporta come un’unità funzionale che consiste di: 7 cervicali, 12 dorsali, 5 lombari, 5 sacrali e 3 coccigee.

Alla colonna vertebrale sono legati i 550 muscoli, i 400 legamenti e tendini dell’apparato di sostegno preposto alla stabilità. Che al tempo stesso deve garantire la sorprendente mobilità delle 144 articolazioni.

Eccetto le due vertebre superiori, Atlas e Axis, tutte le altre hanno una forma simile.

Vertebre e colonna vertebrale

Mentre i massicci corpi delle vertebre sopportano il peso del corpo, il canale vertebrale, formato dai fori delle vertebre poste una sopra all’altra, protegge il sensibile midollo spinale. I cui nervi si diramano attraverso le stesse strutture vertebrali.

La diversa mobilità che caratterizza ognuna delle sue parti principali è dovuta soprattutto alla presenza dei dischi intervertebrali.

D’altro canto, non c’è alcun dubbio che possiamo divenire uomini autentici solo attraverso la spina dorsale.Come l’energia, anche l’uomo integro deve salire seguendo l’asse centrale fino a raggiungere l’estrema rettitudine.

Le 5 vertebre lombari hanno il compito di far si che l’essere si “verticalizzi” nel proprio “tempo” e nel proprio “spazio” ,esse sono ben raffigurate nell’uomo di Leonardo.

Le 12 vertebre dorsali sono collegate alle “fatiche di Ercole” verso la fatica nel divenire consci del proprio essere.

Le 7 vertebre cervicali sono i gradini della  scala del sogno di  Giacobbe. Che sale verso il cielo, verso la trinità delle tre vertebre craniali occipite sfenoide ed etmoide che rappresentano la massima realizzazione della nostra divinità terrena.

Lo sviluppo dell’Essere e della spina dorsale

Anche altre culture antiche conoscevano le forze che scorrono lungo la colonna vertebrale.La dottrina cinese dell’agopuntura dà una grande importanza ai meridiani energetici e a questo modo di considerare le cose.

Il serpente, che ha sedotto i primi uomini inducendoli a vivere nel mondo della polarità, consente loro di crescere al di là della polarità stessa e di tornare nell’unità, cioè alla salute.

Così il serpente diviene anche il simbolo dell’evoluzione.

Come il risveglio dell’energia del serpente Kundalini è decisivo per far sì che l’uomo si elevi e si trasformi in vero uomo spirituale. L’acquisizione della posizione eretta da parte dei primi esseri umani permise loro di acquisire caratteri umani nel senso più autentico.

Normalmente sui dischi intervertebrali viene esercitata una pressione di circa 30-50 chilogrammi, ma appiattendosi essi sono in grado di sopportare un peso quadruplo.

È possibile misurare la capacità di adattamento della spina al carico con un semplice metro.

Di mattina l’essere umano è certamente più alto di quanto lo sia la sera. Il peso del giorno infatti grava su di lui al punto di farlo abbassare (fino a un massimo di due centimetri).

Lo sviluppo dell’essere umano e quello della spina dorsale sono strettamente collegati.

Per questo non dobbiamo sorprenderci se i problemi più generali che possono affliggere la spina dorsale hanno le loro radici nella storia dell’evoluzione personale di ciascuno.

Conclusioni

D’altro canto, se si riflette sul fatto che nella nostra società una persona su due soffre di mal di schiena, è possibile capire quanto sia arretrata ancora oggi la nostra condizione.

Camminare eretti è una facoltà esclusiva dell’uomo, resa possibile dalla curvatura del piede, diversa da quella di qualsiasi altra creatura vivente.

Per questo, insieme alla colonna vertebrale, da un punto di vista anatomico l’incavo presente nella pianta del piede (l’osso cuneiforme centrale tra i tre)  è l’elemento più umano dell’uomo.

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Osteofluidica Cranio Sacrale: l’osso sacro

Osteofluidica Cranio Sacrale: l’osso sacro

L’Osteofluidica Cranio Sacrale è un trattamento che si occupa sostanzialmente di ripristinare la corretta circolazione del Movimento Respiratorio Primario (MRP) in tutti i distretti del corpo.

L’ MRP si forma all’interno del feto ancor prima del battito cardiaco. È prodotto dal movimento basculante che avviene tra l’osso occipitale e l’osso sfenoide, situati nel cranio. Questo movimento che l’organismo riproduce automaticamente permette di diffondere la ritmica craniale del liquido cefalo rachidiano in tutto il corpo.

Sin dal momento della nascita e poi per tutto il corso della vita, l’individuo subisce traumi e stress fisici e psichici, che portano all’interruzione della corretta circolazione dei fluidi energetici. I trattamenti di osteofluidica cranio sacrale sono in grado di riequilibrare il corso naturale dell’energia.

Osso sacro catalizzatore di energia

Secondo la metodologia innovativa informazionale di armonizzazione globale, tutte le varie zone del corpo e della mente sono connesse della rete energetica e dal movimento fluidico. Qualsiasi trauma o evento stressante accada nel corso della vita, il “colpo” viene trasmesso in maniera psicosomatica. Di conseguenza, avviene una reazione globale da parte dell’intero organismo.

Maurice Poyet, padre dell’osteofluidica cranio sacrale, riteneva che l’osso sacro avesse un ruolo fondamentale in tutto ciò. Pensava infatti che il tratto sacrale fosse un catalizzatore di energia. E che proprio in quella zona si trovasse la chiave per poter riequilibrare il dinamismo dei fluidi intrinseci corporali.

Poyet, per far comprendere la sua teoria, paragonava l’organismo umano ad una sorta di computer. Egli sosteneva che l’osso sacro può essere considerato come la tastiera di un computer, la colonna vertebrale come un cavo di connessione, mentre la testa come un monitor.

In sostanza l’osteofluidica permette, toccando i tasti giusti della zona sacrale, di inviare delle informazioni energetico-riequilibranti a tutta la colonna vertebrale fino al cranio. Tramite il cranio poi, proprio come fosse lo schermo di un computer, è possibile controllare gli effetti del trattamento. Ciò avviene attraverso l’ascolto tattile della zona craniale.

Approccio di osteofluidica sull’asse cranio-sacrale

La rete energetica presente all’interno di ogni organismo si esprime in pulsazioni. Tramite l’ascolto tattile che avviene durante le sedute di osteofluidica, la mano attenta del professionista è in grado di ascoltare tali pulsazioni. In questo modo, egli sarà anche in grado di capire dove il movimento fluidico è stato interrotto.

Una volta individuati i punti in cui lo stress si è maggiormente accumulato, è possibile comporre un piano d’azione partendo dalla liberazione Energetica dei Meridiani, dopodiché, la seduta di osteofluidica può procedere con le stimolazioni riflessogene leggere. Principalmente, l’approccio avviene sull’osso sacro, che appunto è il fulcro energetico maggiore. Ma continua poi per tutto l’asse centrale, con effetto su tutte le vertebre dal coccige al cranio.

Tramite le sedute di osteofluidica cranio sacrale, è possibile dunque riattivare il corretto sistema di pulsazione dei fluidi, dialogando con l’organismo nel modo giusto. Il professionista di osteofluidica, durante il trattamento, metterà in atto un processo informazionale, dove appunto “informerà” il corpo della possibilità di riequilibrarsi in maniera naturale.

Sostanzialmente, insegnerà al paziente e al suo corpo ad auto-liberare la circolazione dell’energia, laddove è stata interrotta dagli eventi traumatici e dai periodi di grande stress che si susseguono durante il corso della vita.

Foto di Angelo Esslinger da Pixabay

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