Sinusite: sintomi, cause, rimedi.

Sinusite: sintomi, cause, rimedi.

La sinusite è un’infiammazione della mucosa dei seni paranasali. Nel momento in cui si infiammano, le mucose tendono ad ingrandirsi, mentre i canali nasali si assottigliano. 

Si crea dunque un “ingorgo” del muco, che non riesce ad essere espulso correttamente dalle cavità del naso e rimane bloccato. Generalmente la condizione si riassesta entro una settimana o poco più, ma se non dovesse essere trattata la problematica potrebbe diventare cronica e persistente. In quel caso può durare anche più di un mese e ripresentarsi più volte durante l’anno.

Vediamo quali sono i sintomi, le cause e i rimedi per la sinusite. 

Sinusite: i sintomi più comuni

La sinusite, come abbiamo detto, provoca un’incapacità delle cavità nasali di espellere il muco. Questo causa molto fastidio nella zona interessata (occhi e naso), ma non solo. 

Il disturbo infatti si espande e comporta frequenti e dolorosi mal di testa alle tempie e nella zona frontale. Causando poi una sensazione di fastidio e pressione continua anche nella zona mandibolare. I sensi del tatto e del gusto, inevitabilmente, vengono compromessi dalla presenza eccessiva del muco.

È possibile inoltre che sopraggiungano febbre, tosse e mal di orecchie. Se poi il disturbo continua a persistere e non viene trattato, può diventare cronico oppure far insorgere altri tipi di patologie, come: 

Le possibili cause

In genere, quando si soffre di sinusite significa che è in atto un’infezione virale. E questo accade, per esempio, nel caso in cui un’influenza o un raffreddore si siano aggravati provocando l’insorgere del disturbo. 

È invece più raro, ma assolutamente possibile, che il soggetto sia stato colpito da un’infezione funginea, e quindi che l’origine sia micotica. Ad esempio, per aver respirato spore batteriche provenienti dalle muffe. 

Sul piano analogico (senso-significato), essendo la sinusite un disturbo che ha per sito bersaglio la faccia, non è raro ritrovare dei traumi di umiliazione pubblica, vissuti dal soggetto anche molto distanti nel tempo.

La problematica tende a diventare cronica quando il soggetto soffre di: 

  • Vari tipi di allergia;
  • Asma o rinite;
  • Infezioni dentali;
  • Difese immunitarie basse;
  • Setto nasale deviato;
  • Vizio del fumo. 

I rimedi naturali

Se la sinusite è diventata cronica è necessario intervenire per alcuni giorni in modalità continua.  

L’obiettivo principale, come si può immaginare, sarà quello di liberare le cavità nasali. E per farlo si potrà ricorrere all’utilizzo dell’aerosol.

Quando il disturbo è ancora ai primi stadi invece, risultano molto utili i rimedi naturali

Tra i più gettonati, non potevano mancare i suffumigi, antichissimo rimedio della nonna che consiste nel far bollire dell’acqua e respirare poi i vapori che emana. Per ottenere maggiore efficacia, è possibile aggiungere anche delle gocce di olio essenziale nell’acqua. Vi consigliamo gli oli a base di eucalipto, di timo, di menta oppure di tea tree oil.

Per alleviare i dolori al naso, alla testa e alle mandibole invece, potete provare con gli impacchi caldi da applicare direttamente sul viso. 

Vi basterà riempire un contenitore con dell’acqua calda, ed immergerci poi un asciugamano o un pezzo di stoffa. Dopodiché strizzatelo per bene, e posizionatelo sulle zone doloranti, mantenendolo fermo per circa 20 minuti per parte.

Sul piano emozionale, se il muco rappresenta infatti un velo di copertura per aver “perso la faccia”.

L’importanza sottovalutata del ritrovato evento unito ad una rilettura consapevole della tristezza vissuta all’epoca in ottica evolutiva (accettazione) permette una fluidificazione del blocco.

La fluidità può essere facilitata con sessioni di liberazioni del bordo occipitale e dei seni frontali, con interventi di osteofluidica cranio sacrale.

Foto di Anastasia GeppPixabay

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Dorsalgia: sintomi, cause, rimedi

Dorsalgia: sintomi, cause, rimedi

La dorsalgia è quella tipologia di mal di schiena che colpisce la zona dorsale. Ovvero, la parte alta e centrale della schiena, tra le scapole. È possibile però che il malessere si estenda anche lungo il collo e il torace. 

Possiamo distinguere questo disturbo su due livelli differenti di gravità. In forma acuta, il malessere non dura più di 30 giorni. In forma cronica invece, tende a protrarsi per un periodo che va da 3 a 6 mesi.

Vediamo di seguito quali sono i sintomi, le cause e i rimedi per la dorsalgia. 

Dorsalgia: i sintomi più comuni

Come abbiamo già accennato, la dorsalgia si manifesta con dolori acuti e pungenti che si avvertono nella zona interscapolare della schiena. Ma raramente la sofferenza rimane circoscritta in un solo punto. 

Il malessere infatti, nella maggior parte dei casi, va a colpire anche il collo, la testa, il torace e tutta la schiena. Infatti è comune che si manifestino di conseguenza anche sintomi legati alla cervicalgìa e alla lombalgia. 

Il dolore dorsale può quindi sfociare in numerosi altri sintomi secondari, quali: 

  • Malessere alle spalle; 
  • Mal di testa;
  • Perdita di sensibilità ad un braccio;
  • Tensione muscolare e rigidità articolare;
  • Formicolii e intorpidimento;
  • Sensazione di bruciore;
  • Debolezza e spossatezza;
  • Difficoltà nella mobilità;
  • Febbre.

Le possibili cause

Le cause che possono provocare la dorsalgia sono davvero numerose. Questo disturbo infatti richiede sempre una visita accurata, perché solo in questo modo si potrà sapere davvero quale fattore abbia scatenato il malessere. Di conseguenza poi, sarà anche possibile delineare un adeguato approccio terapeutico. 

C’è la possibilità che il dolore dorsale sia dovuto a problemi legati alla colonna vertebrale, alle articolazioni o ai muscoli. Così come è probabile che i dischi vertebrali siano infiammati, o che il soggetto soffra di ernia del disco. Altre patologie che possono causare il dolore sono: l’artrosi, la scoliosi, l’osteoporosi o l’artrite reumatoide. Può essere inoltre, il disturbo venga associato a problemi degli organi interni.

Quando invece il dolore non è legato a queste cause sopra elencate, è possibile che a provocarlo siano stati: 

  • Movimenti bruschi e improvvisi;
  • Postura scorretta mantenuta a lungo;
  • Sforzi eccessivi della schiena;
  • Traumi, come incidenti o fratture;
  • Tensioni muscolari da ansia;
  • Muscoli addominali sotto tono;
  • Sovrappeso. 

I rimedi naturali

Come dicevamo prima, la dorsalgia è un disturbo di cui è necessario conoscere la causa, prima di procedere con la terapia. Le cause però sono molto difficili da individuare autonomamente, per cui sarà necessaria una visita specialistica. 

Quando poi il disturbo è provocato da malattie che non si possono curare, perché degenerative o progressive, non sarà possibile far sparire del tutto il dolore dorsale. Si potrà però alleviare il malessere e tenerlo sotto controllo. 

In genere, la terapia indicata per questo disturbo consiste nel riposo funzionale del soggetto unitamente a trattamenti corporei di shiatsu, riflessologia plantare, terapia cranio sacrale. È possibile inoltre un percorso di riabilitazione.

I rimedi naturali possono, in alcuni casi, essere complementari all’effetto benefico dei trattamenti. 

Le pomate (o gel) più efficaci in questo senso sono quelle a base di: Arnica Montana, Artiglio del Diavolo e Salice Bianco. 

Si consiglia inoltre di provare ad alleviare il dolore facendo dei bagni caldi con l’aggiunta di oli essenziali. Gli oli più consigliati sono quelli di lavanda, zenzero, canfora e abete bianco.

Foto di mohamed HassanPixabay

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Gastroenterite: sintomi, cause, rimedi

Gastroenterite: sintomi, cause, rimedi

La gastroenterite è un’infiammazione che colpisce l’intestino e lo stomaco, e nella maggior parte dei casi è provocata dalla presenza di agenti batteriologici o virali. 

Esistono 3 tipologie di questo disturbo, che vengono definite in base alla durata dell’infezione. Se è acuta, di solito guarisce in pochi giorni, massimo 2 settimane. Se è persistente, tenderà a durare 2 settimane piene. Infine, il caso più grave è quando il disturbo diventa cronico, e continua a manifestare i sintomi per più di 30 giorni. 

Vediamo di seguito quali sono i sintomi, le cause e i rimedi per la gastroenterite.

Gastroenterite: i sintomi più comuni

Senza dubbio, i sintomi più comuni per chi soffre di gastroenterite sono la diarrea e il vomito. Quando l’infezione si introduce all’interno del corpo, generalmente resta asintomatica per un periodo di 24-72 ore. Per poi sfociare improvvisamente in sintomi bruschi, che si traducono appunto in frequenti episodi di vomito e diarrea. 

È possibile che il disturbo si manifesti unicamente con la diarrea, senza causare il vomito. C’è inoltre la possibilità che il corpo, nel tentativo di difendersi, sviluppi anche qualche linea di febbre. 

I vari sintomi che si possono riscontrare dipendono più che altro dalla quantità di agenti batteriologici ingeriti, ma cambiano anche in base alla predisposizione individuale del fisico. 

Oltre a vomito, febbre e diarrea, il disturbo provoca anche: 

  • Crampi addominali;
  • Meteorismo;
  • Inappetenza;
  • Borborigmi;
  • Disidratazione;
  • Sete eccessiva;

Le possibili cause

La gastroenterite, nella maggior parte dei casi, è provocata da un accidentale ingerimento di batteri o virus tossici. Questo può avvenire tramite l’assunzione di cibi o acqua contaminati, ma anche attraverso il contatto con altre persone infette. 

Di solito, analizzando questo tipo di disturbo, si può notare la presenza nell’intestino di virus o batteri di vario genere. Più raramente invece l’infezione può essere provocata da funghi e parassiti.

Tra i possibili virus, i più frequenti sono: 

  • Rotavirus (Campylobacter);
  • Norovirus (Clostridium difficile);
  • Adenovirus (Escherichia coli);
  • Astrovirus (Salmonella);
  • Calicivirus (Shigella).

È possibile che la causa dell’infezione sia data anche da cambiamenti improvvisi nello stile di vita e in quello alimentare. Ma c’è inoltre la probabilità che a provocare il disturbo sia stato lo scorretto utilizzo di antibiotici. O, più in generale, l’assunzione di qualsiasi fattore che abbia il potere di alterare l’equilibrio della flora intestinale. 

I rimedi naturali

Quando si inizia a soffrire di gastroenterite, è assolutamente necessario cercare di equilibrare l’idratazione dell’organismo. Infatti, per via dei frequenti episodi di forte diarrea, la conseguenza più gravosa alla quale si va incontro con questo disturbo è proprio la disidratazione. 

Si consiglia dunque di bere piccoli sorsetti d’acqua a poco a poco. Se esagerate con la quantità, stimolerete il vomito, che vi farà disidratare maggiormente. Evitate nella maniera più assoluta: 

  • Tè, caffè e succhi di frutta;
  • Bevande gassate e alcolici;
  • Latte e formaggi;
  • Cibi grassi o contenenti zuccheri.

Tra i rimedi naturali più efficaci che possono contribuire al percorso di guarigione potete provare: 

  • 1 bicchiere di acqua con succo di limone, da bere sempre a piccoli sorsi. È in grado di regolarizzare i normali valori della flora intestinale e di prevenire la diarrea;
  • Radice di zenzero, da masticare direttamente oppure da bere sotto forma di tisana (senza l’aggiunta di zucchero). Lo zenzero è tra i rimedi naturali più indicati per risolvere problematiche legate allo stomaco e all’intestino. Tra queste c’è anche la gastroenterite.

 

Foto di Gerd AltmannPixabay

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Cifosi: sintomi, cause, rimedi

Cifosi: sintomi, cause, rimedi

La cifosi viene comunemente intesa come una disfunzione presente nella zona toracica della colonna vertebrale. In realtà, questa non è altro che la normale curvatura che ogni essere umano possiede nella parte superiore del rachide. 

Quando invece la curvatura diventa troppo accentuata, tanto da creare una sorta di “gobba”, allora siamo in presenza della cifosi patologica. 

Vediamo quali sono i sintomi, le cause e i rimedi per questo disturbo. 

Cifosi: i sintomi più comuni

Si tratta di cifosi patologica quando la colonna vertebrale si incurva talmente tanto nel tratto toracico da superare i 45°. In condizioni normali, l’angolo dovrebbe misurare dai 20° ai 45°. 

Oltre alla visibile curvatura eccessiva della colonna, il sintomo più comune che si avverte è senza dubbio il mal di schiena. Un dolore piuttosto generale che non si concentra in un solo punto, e che provoca affaticamento e sensazione di rigidità. 

È comune sentire la colonna vertebrale indolenzita. In presenza della problematica infatti, i muscoli presenti nella schiena fanno molta più fatica a reggere il peso, e quindi ci si stanca più facilmente. 

Quando il disturbo è di lieve entità, è anche possibile che il soggetto non avverta alcun sintomo o fastidio. 

Se però la situazione si aggrava, il soggetto andrà incontro a diversi rischi. Infatti, man mano che il tempo passa, diventa sempre più probabile che il disturbo causi altre complicazioni. 

Per esempio, il dolore alla schiena può diventare perenne e persistente, e in tal caso nemmeno gli antidolorifici sortiscono alcun effetto. Si possono sviluppare inoltre delle difficoltà a livello respiratorio, per via della pressione che la colonna esercita sui polmoni. 

Infine, può accadere anche che il disturbo vada ad intaccare il sistema nervoso, provocando perdita di equilibrio e difficoltà nel gestire l’attività di vescica e intestino. 

Le possibili cause

La cifosi patologica è una conseguenza comunemente associata all’invecchiamento. Più si va avanti con l’età infatti, più la struttura morfologica della colonna vertebrale si modifica, e unitamente ad una progressiva disidratazione i dischi vertebrali diventano deboli. 

Questo non significa che tutte le persone anziane soffrano di questo disturbo, ma comunque la maggior parte presenta l’anomalia in forma più o meno grave.  

Lasciando da parte la questione dell’età poi, la causa più comune che scatena il disturbo è il frequente mantenimento di una postura scorretta della colonna. A lungo andare infatti, la schiena tenterà di “adattarsi” alla posizione che le chiedete di assumere. Dunque i muscoli e i legamenti si allungheranno, provocando la curvatura della zona toracica.

Quando i precedenti due casi sono da escludere, allora il disturbo può essere dato da: 

  • Anomalia congenita di sviluppo della colonna quando il bambino si trova ancora nell’utero;
  • Anomalia di Scheuermann, con problemi di sviluppo del corpo vertebrale in età giovanile;
  • Trauma alla colonna vertebrale;
  • Frattura dovuta ad osteoporosi;
  • Deformazione della colonna dovuta ad artrosi; 
  • Spina bifida;
  • Malattia di Paget, con indebolimento delle ossa;
  • Neurofibromatosi, patologia del sistema nervoso;
  • Distrofia muscolare, che comporta disfunzioni ai muscoli.

I rimedi naturali

Quando la cifosi è ancora molto lieve, non è necessario intervenire in alcun modo. Ma, ovviamente, è bene prevenirne il peggioramento. Come? Praticando abitualmente esercizio fisico e correggendo la propria postura, introducendo trattamento miofasciali decontratturanti con intento di tenere la muscolatura il più possibile flessibile. 

Se invece il grado di curvatura è medio, si dovrà seguire un percorso di fisioterapia per correggere le abitudini sbagliate e tentare il rafforzamento dei muscoli. I rimedi naturali possono servirvi unicamente per alleviare il dolore. Le migliori pomate che potete applicare sono quelle a base di Arnica Montana, Salice Bianco o Artiglio del Diavolo. 

Se il disturbo diventa troppo grave, l’unica soluzione purtroppo è quella chirurgica.

Foto di Victoria BorodinovaPixabay

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Cellulite: sintomi, cause, rimedi

Cellulite: sintomi, cause, rimedi

La cellulite si manifesta nel momento in cui si verifica una degenerazione dei tessuti sottocutanei. In sostanza, quando è presente una quantità di liquido tale da ricoprire totalmente le cellule adipose. Tale condizione causa la trasformazione dei tessuti, che assumono una forma fibrosa.

A quel punto, questi cambiamenti risultano ben visibili sulla cute anche esternamente. E si manifestano con la cosiddetta “pelle a buccia d’arancia”. La problematica colpisce soprattutto le donne, sin dall’età adolescenziale, per via dei cambiamenti ormonali. 

Quando si manifesta al primo stadio, si tratta di un disturbo praticamente innocuo. Se però dovesse peggiorare, le conseguenze possono essere molto gravi.  

Vediamo quali sono i sintomi, le cause e i rimedi per la cellulite. 

Cellulite: i sintomi più comuni

La cellulite può provocare differenti sintomi in base alla sua gravità. 

Come dicevamo, il primo sintomo che si avverte quando la persona si trova al primo stadio è il cambiamento estetico della pelle. È comune inoltre sentire un leggero gonfiore, e una sensazione di pesantezza nella zona interessata. 

Generalmente, si manifesta più che altro sulle gambe, sulle cosce, sui glutei e sulle braccia. 

Il tutto tende a peggiorare quando la persona passa al secondo stadio. La zona inizia a diventare sempre più pallida e tendente al rossore. Al tatto, si può sentire come la cute sia poco elastica, come se si stesse indurendo. Inizia a manifestarsi anche una sensazione di dolore più o meno intensa. 

Al terzo e quarto stadio, la persona diventa ovviamente più preoccupata. La cute è visibilmente rossastra e compaiono anche degli evidenti ematomi. L’aspetto rugoso è ancor più visibile, e la pelle è molto rigida. 

Si possono sviluppare degli edemi e degli eritemi, il dolore diventa sempre più intenso. È possibile inoltre che sulla cute si vengano a creare anche bolle e vesciche. 

Le possibili cause

Secondo gli studi scientifici, non esiste una sola causa che provochi la cellulite. Il manifestarsi della problematica infatti può essere imputabile a ragioni genetiche, ma anche ad uno stile di vita troppo sedentario. 

Sul piano psicosomatico la persona (nove volte su dieci, donna) si sente “spremuta come un arancia” vive incombenze quotidiane “pressanti” con famiglia- figli- lavoro-casa a volte genitori, senza autorizzarsi il tempo per sé stessa.

Ma è possibile inoltre che sia un problema legato alla costituzione, o che sia causato dai cambiamenti ormonali. Ciò che si sa per certo però, è che l’eccesso di liquido che avvolge le cellule adipose, è dato da un’alterazione del sistema del microcircolo. 

La condizione può peggiorare se il soggetto è un fumatore, e se fa abuso di alcool, tè o caffè. 

Se la cellulite diventa infettiva poi, significa che si è verificata anche un’infezione batterica nel tessuto sottocutaneo. Questa generalmente è dovuta a stafilococchi e streptococchi, che sono riusciti a penetrare attraverso lesioni o lacerazioni. 

I rimedi naturali

Quando la cellulite si trova ad uno stadio molto avanzato, oppure è di tipo infettivo, è necessario consultare il proprio medico per conoscere quali siano le cause, e la terapia più giusta da adottare.

Se invece la persona è ancora allo stadio iniziale, è possibile migliorare la condizione facendo in modo di stimolare il corretto funzionamento del microcircolo e la circolazione in generale. 

Si consiglia di prediligere un’alimentazione sana ed equilibrata, e di svolgere regolarmente esercizio fisico. Risultano molto utili anche i massaggi, oltre che nella zona interessata, anche in tutto il resto del corpo. Così da stimolare l’afflusso di sangue. 

Per quanto riguarda i rimedi naturali, esistono delle tisane che sono specificamente consigliate per migliorare la circolazione. Le più raccomandate sono quelle a base di: Ginkgo Biloba, rosmarino e vite rossa.

Foto da www.freepik.com

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Lombalgia: sintomi, cause, rimedi

Lombalgia: sintomi, cause, rimedi

La lombalgia, conosciuta anche come “colpo della strega”, si manifesta con dolori che possono differire a seconda dell’intensità. Essi, risultano estremamente fastidiosi e tendono a limitare i movimenti.  

Si tratta di un disturbo diffusissimo, che non si caratterizza in base all’età o al sesso dell’individuo. Se sono presenti le condizioni, può colpire davvero chiunque. 

Il dolore si avverte nel tratto lombare, ovvero nella zona inferiore della colonna vertebrale. È composto da 5 vertebre, e ha la funzione di sostenere l’intero rachide. 

Vediamo di seguito quali sono i sintomi, le cause e i rimedi per la lombalgia.

Lombalgia: i sintomi più comuni

La lombalgia può essere di due tipi: acuta o cronica. 

Il primo caso è quello meno grave, e si manifesta con dolori articolari e discali. La sensazione è quella di aver subito una lesione nella parte inferiore della schiena, che può creare limitazioni nei movimenti, o anche bloccarli del tutto. Costringendo quindi il soggetto a rimanere curvo verso il basso finché il dolore non si attenua. La zona tende inoltre ad infiammarsi. 

La buona notizia è che, quando si presenta il dolore, significa che il corpo sta reagendo autonomamente per potersi difendere e auto-guarire. Dunque, nel momento in cui l’infiammazione si fa sentire, vuol dire che sta iniziando anche il processo di guarigione. Che dovrebbe concludersi nel giro di 30 giorni. 

Il disturbo diventa di tipo cronico, invece, quando si protrae per un periodo che va dai 3 ai 6 mesi. I sintomi sono sostanzialmente gli stessi, seppure il dolore si manifesti in maniera più intensa ed estesa. 

Le possibili cause

A causare la lombalgia possono essere molti fattori differenti. Gli studi e le ricerche affermano infatti che solo il 20% delle persone che soffrono di questo disturbo presentano una patologia vera e propria alla colonna vertebrale. 

Tutti gli altri invece, generalmente sentono dolore per via di una postura scorretta mantenuta per molto tempo, oppure di un movimento brusco fatto all’improvviso. È inoltre piuttosto comune che ne soffrano le persone affette da obesità, questo  perché il peso eccessivo può provocare lesioni alla colonna. 

Per quanto riguarda invece il disturbo cronico, oltre alle cause appena citate, hanno un’enorme rilevanza i fattori sociali e psichici. Questi vengono definiti infatti “fattori di cronicizzazione”, perché tendono a far perdurare il dolore anche se il rachide ha rigenerato completamente la sua struttura. 

Rientrano tra questi: lo stress, l’ansia, le delusioni emotive, l’insicurezza, la sensazione di inadeguatezza, il disagio sociale, l’insoddisfazione professionale e così via. 

I rimedi naturali

Quando si manifestano i sintomi della lombalgia, è molto importante non rimanere stesi a letto per riposare. Questo non farebbe che peggiorare la situazione. La schiena ha bisogno di muoversi, di distendere gli arti, di rilassarsi. 

Ovviamente il tutto dovrà avvenire molto lentamente, senza il rischio di provocare altri strappi improvvisi. Cercate di esercitare le articolazioni e muovere piano la zona dolorante, mantenendo la colonna vertebrale nella postura corretta. 

I casi più gravi possono ricorrere a delle terapie osteopatiche cranio-sacrali o kinesiterapiche, dove dei professionisti guideranno il paziente durante il percorso di guarigione.  

Per un sollievo immediato, infine  un aiuto può venire da creme 100% di origine naturale che potranno esservi utili per alleviare il dolore. Le più indicate, sia per efficacia che per rapidità, sono quelle a base di Arnica Montana e di Artiglio del Diavolo.

 

Foto di Wolfgang ClaussenPixabay

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