Osteofluidica Cranio Sacrale: scacco matto allo stress!

Osteofluidica Cranio Sacrale: scacco matto allo stress!

Quando il corpo è liberato, trova da solo la soluzione ai suoi problemi”: questo è il principio cardine su cui si fonda l’Osteofluidica cranio sacrale.

Una metodologia ideata dal prof. Maurice Raymond Poyet osteopata francese scomparso nel 1996, allo scopo di restituire all’organismo le sue potenzialità di “auto-riequilibrio energetico”. Un veloce rilancio dell’energia all’interno del corpo, senza utilizzare alcuna manipolazione strutturale, ma solo leggeri sfioramenti che riproducono, in un certo senso, la leggerezza di una farfalla che si posa su un fiore.

L’idea di benessere e relax è già nell’aria, vero?

Bene, per saperne di più, wellMe ha intervistato un esperto in materia: Fabio Rizzo.

Massofisioterapista, osteopata, kinesiologo, naturopata, riflessologo (specializzatosi in Francia). Pratica ed insegna questa disciplina integrandola con le sue esperienze di kinesiologia, medicina tradizionale cinese e riflessologia.

Cosa s’intende esattamente per Osteofluidica Cranio Sacrale?

L’Osteofluidica Cranio Sacrale è una tecnica di medicina naturale utile per risolvere diversi disturbi dell’organismo. Ripristinando l’equilibrio dei ritmi biologici (linfa, sangue e liquido cefalorachidiano) e permettendo ottimi risultati fin dalla prima seduta.

Poyet sosteneva l’idea della globalità, per cui la persona è un “piccolo Tutto” inserito nel contesto di “un grande Tutto” (il mondo). All’interno del piccolo Tutto riveste grande importanza l’insieme composto da osso sacrocolonna vertebralecranio, concepito come un computer. Di cui l’osso sacro rappresenta la tastiera, la colonna vertebrale il cavo di connessione e il cranio il monitor.

Gli sfioramenti dolci eseguiti principalmente sull’osso sacro sono il “pezzo forte” di questa disciplina. Digitando, infatti, sulla tastiera di comando gli input codificati dal metodo, essi permettono all’organismo di recuperare la migliore circolazione energetica possibile. Liberandolo inoltre dai blocchi che intralciano il libero flusso dell’energia dal coccige fino al cranio.

Questi “blocchi” rappresentano i nostri stress?

Certamente. E l’obiettivo è proprio quello di riportare armonia: all’origine dei nostri malesseri, infatti, ci sono disarmonie. Ogni volta che il nostro corpo vive uno stress (e in media ogni persona ne affronta uno importante a settimana!), esso reagisce “globalizzandone l’impatto”. Questo avviene per renderlo il più tollerabile possibile per la distribuzione di energia (creando un equilibrio di compensazione).

Ciò comporta, al tempo stesso, un “immagazzinare in memoria” le tracce degli squilibri compensati. I risultati del fenomeno, con il passare del tempo, sono i seguenti: alterazioni alla struttura dei muscoli, dei tendini, delle articolazioni,  e delle vertebre.

A questo punto saremo in grado di capire da soli che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe…

Possiamo dire, quindi, che l’Osteofluidica Cranio Sacrale sia utile per problemi psicosomatici? E, in genere, a chi è consigliata?

Qualsiasi stress fisico (come un trauma) o emotivo (un forte turbamento, un dolore, non poter rivelare un segreto, un conflitto relazionale sociale oppure affettivo ) si ripercuote sull’intero organismo.

Molte emozioni, ad esempio, si riflettono sulla muscolatura e sulla postura. Pensiamo alla necessità di controllare i propri sentimenti (che porta a serrare con forza le mascelle o i glutei o stringere i pugni) o ad episodi in cui l’ansia e la paura inducono una chiusura anomala delle spalle.

Personalmente opero sull’ energia vitale dei miei pazienti in maniera differenziata, a seconda delle manifestazioni psicosomatiche localizzate in precisi punti che impediscono all’energia di fluire dove necessita. In generale, essendo un trattamento dolce e non invasivo, il Metodo è privo di controindicazioni e adatto a tutti.

In particolare, è d’aiuto in casi di : lombalgie, cervicalgie, traumi da cadute, sinusiti, allergie, mal di testa, emicranie, per l’apparato riproduttivo, per la gravidanza, mestruazioni dolorose. O ancora dopo il parto per riequilibrare il bacino, per il bambino, per il trattamento delle cicatrici, attacchi di panico, ansia.

Come si svolge una seduta e quante ne occorrono per verificare i primi risultati?

Una seduta di Osteofluidica Cranio Sacrale consente un’autocorrezione spontanea da parte dell’organismo, senza forzature. Per ottenere risultati sensibili possono bastare tre sessioni o, a seconda dei casi, anche una soltanto.

Per quasi tutto il tempo della seduta la persona rimane sdraiata, in alcuni momenti a pancia in giù, in altri a pancia in su e può rimanere tranquillamente vestita. La durata è di poco più di un’ora e sono necessarie, per un buon mantenimento nel tempo, almeno due sedute l’anno.

Le diverse fasi di cui si compone una sessione sono 4.

La prima riguarda l’ascolto tattile: si verifica lo stato di compensazione in atto in quel momento, “ascoltando con le mani” come l’energia circola in ogni regione del corpo.

Dopo questa fase preliminare si passa al vero e proprio piano d’azione: l’operatore libera dallo stress accumulato cercando di agire localmente per sciogliere i nodi di tensione e liberare l’organismo nel suo insieme, dolcemente e gradualmente, dai blocchi energetici.

La terza fase prevede la concentrazione dell’operatore sull’osso sacro, a partire dal quale si avvia il ripristino del flusso energetico. Grazie a sfioramenti veloci e delicati (mai più forti di una farfalla che si appoggia su un fiore), si suggerisce un’informazione di rilancio dei fluidi all’organismo, che sarà libero di accettarla o meno, senza imposizioni. Una volta terminata la seduta il paziente è invitato ad alzarsi e “fissare nella coscienza” corporea l’equilibrio fluidico ritrovato.

La quarta fase, infatti, riguarda l’accertamento energetico che l’operatore effettua toccando determinati punti del cranio, così da verificare gli effetti stessi della seduta.

Dove è possibile recarsi e come si può fare per imparare il metodo che lei insegna?

Per agenzie e direzioni didattiche o imprese interessate alla formazione e per chi fosse interessato a trattamenti di osteofluidica si possono trovare maggiori informazioni sul mio sito www.osteopatiafluidica.com.

Foto di Nico H. da Pixabay

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Osteofluidica Cranio Sacrale: l’osso sacro

Osteofluidica Cranio Sacrale: l’osso sacro

L’Osteofluidica Cranio Sacrale è un trattamento che si occupa sostanzialmente di ripristinare la corretta circolazione del Movimento Respiratorio Primario (MRP) in tutti i distretti del corpo.

L’ MRP si forma all’interno del feto ancor prima del battito cardiaco. È prodotto dal movimento basculante che avviene tra l’osso occipitale e l’osso sfenoide, situati nel cranio. Questo movimento che l’organismo riproduce automaticamente permette di diffondere la ritmica craniale del liquido cefalo rachidiano in tutto il corpo.

Sin dal momento della nascita e poi per tutto il corso della vita, l’individuo subisce traumi e stress fisici e psichici, che portano all’interruzione della corretta circolazione dei fluidi energetici. I trattamenti di osteofluidica cranio sacrale sono in grado di riequilibrare il corso naturale dell’energia.

Osso sacro catalizzatore di energia

Secondo la metodologia innovativa informazionale di armonizzazione globale, tutte le varie zone del corpo e della mente sono connesse della rete energetica e dal movimento fluidico. Qualsiasi trauma o evento stressante accada nel corso della vita, il “colpo” viene trasmesso in maniera psicosomatica. Di conseguenza, avviene una reazione globale da parte dell’intero organismo.

Maurice Poyet, padre dell’osteofluidica cranio sacrale, riteneva che l’osso sacro avesse un ruolo fondamentale in tutto ciò. Pensava infatti che il tratto sacrale fosse un catalizzatore di energia. E che proprio in quella zona si trovasse la chiave per poter riequilibrare il dinamismo dei fluidi intrinseci corporali.

Poyet, per far comprendere la sua teoria, paragonava l’organismo umano ad una sorta di computer. Egli sosteneva che l’osso sacro può essere considerato come la tastiera di un computer, la colonna vertebrale come un cavo di connessione, mentre la testa come un monitor.

In sostanza l’osteofluidica permette, toccando i tasti giusti della zona sacrale, di inviare delle informazioni energetico-riequilibranti a tutta la colonna vertebrale fino al cranio. Tramite il cranio poi, proprio come fosse lo schermo di un computer, è possibile controllare gli effetti del trattamento. Ciò avviene attraverso l’ascolto tattile della zona craniale.

Approccio di osteofluidica sull’asse cranio-sacrale

La rete energetica presente all’interno di ogni organismo si esprime in pulsazioni. Tramite l’ascolto tattile che avviene durante le sedute di osteofluidica, la mano attenta del professionista è in grado di ascoltare tali pulsazioni. In questo modo, egli sarà anche in grado di capire dove il movimento fluidico è stato interrotto.

Una volta individuati i punti in cui lo stress si è maggiormente accumulato, è possibile comporre un piano d’azione partendo dalla liberazione Energetica dei Meridiani, dopodiché, la seduta di osteofluidica può procedere con le stimolazioni riflessogene leggere. Principalmente, l’approccio avviene sull’osso sacro, che appunto è il fulcro energetico maggiore. Ma continua poi per tutto l’asse centrale, con effetto su tutte le vertebre dal coccige al cranio.

Tramite le sedute di osteofluidica cranio sacrale, è possibile dunque riattivare il corretto sistema di pulsazione dei fluidi, dialogando con l’organismo nel modo giusto. Il professionista di osteofluidica, durante il trattamento, metterà in atto un processo informazionale, dove appunto “informerà” il corpo della possibilità di riequilibrarsi in maniera naturale.

Sostanzialmente, insegnerà al paziente e al suo corpo ad auto-liberare la circolazione dell’energia, laddove è stata interrotta dagli eventi traumatici e dai periodi di grande stress che si susseguono durante il corso della vita.

Foto di Angelo Esslinger da Pixabay

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Malocclusione: cause, rimedi, trattamenti

Malocclusione: cause, rimedi, trattamenti

Sempre più frequente risulta diffusa un alleanza tra dentisti e osteopati, soprattutto in caso di malocclusione. Essi infatti  concordano in una visione  sempre meno specialistica e più in risonanza ad una visione unitaria e globale dei disturbi dell’essere umano.

Questo significa restituire il senso all’unità dell’organismo ed alla stretta correlazione tra funzione e struttura, infatti esiste una relazione fondamentale tra corretto, equilibrato  appoggio dentale e resto del corpo.

In altre parole, esiste un corpo fissato alla testa!

In odontostomatognatologia l`equilibrio occlusale mascellare mandibolare si gioca come “l`equilibrio di un tavolo con le sue quattro gambe” indietro a livello dei molari ,in avanti,a livello dei canini.

E` un equilibrio delicato un ingranaggio perfetto che necessita di un meccanismo millimetrico.

Di seguito sintomi, cause e rimedi per la malocclusione, e l’importanza di un trattamento osteopatico.

Malocclusione: l’importanza del trattamento osteopatico

E ‘importante essere trattato da dentisti e osteopati in caso di disequilibrio occlusale. Infatti se i problemi della mascella vengono risolti,  molti altri problemi connessi possono essere normalizzati .

Ci sono collegamenti diretti tra l’allineamento dei denti, la simmetria delle articolazioni, le curve della colonna vertebrale, i livelli delle scapole e bacino e lunghezza delle gambe.

Talvolta il mal di denti comune può essere dovuto ad un problema di movimento limitato nella parte superiore del collo. Un nervo sovra-stimolato in questo settore irrita il nervo facciale.

Da qui nasce l`importanza di una attenta verifica osteopatica e di una eventuale regolazione delle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM). Soprattutto in occasione di sintomi classici che possano indurre ad un sospetto coinvolgimento di squilibrio occlusale.

I sintomi

Questi sintomi possono essere di tipo generale, di tipo craniale, di tipo cervicale: dolori alla schiena (correzioni con apparecchi dentari negli adolescenti!); disequilibrio  del bacino.

E ancora dolori dell’anca,del ginocchio; patologie digestive ;malessere generale” con stanchezza mattutina, cefalee o emicranie croniche; dolori al cranio a topografia trigeminale, difficolta` o dolori nella masticazione.

Problemi oculari,uditivi o di equilibrio(vertigini), cervicalgie ribelli(da C2 a C6); blocco ganglionare del collo;problemi cronici della spalla.

Disturbi dell`udito o dell’equilibrio dovuti alle “cervicali”;difficolta` nella deglutizione,disfunzioni Tiroidee.

La maggior parte delle persone pensa che il cranio e la faccia siano costituiti da alcune ossa immobili.

Dalla osservazione e lavoro di grandi osteopati del passato è inconfutabilmente emerso in modo chiaro che la testa è al contrario una struttura dinamica e mobile.

Tutte le ossa del cranio sono progettate per muoversi, o “respirare” un po ‘!

La scoperta del meccanismo respiratorio primario (MRP),ci informa di come le suture che uniscono le ossa tra loro, siano come cerniere mobili che consentono una diffusione dolce ed una azione di pompaggio del sistema respiratorio primario. Senza le quali esso non potrebbe funzionare come dovrebbe.

I problemi legati alla malocclusione

Abbiamo bisogno di un sistema mascellare mandibolare che funzioni bene nell’insieme per avere una buona salute delle gengive e dei denti.

Se tutto è come dovrebbe essere, possiamo parlare, masticare e triturare senza accusare alcun problema.

Ci sono un certo numero di chiari segni e sintomi che in una persona rivelano problemi di mascella o mandibola. Tra questi ci sono i denti molto consumati, macchie lucide o scanalature sulle otturazioni o denti irregolari.

Il paziente può anche aver avuto problemi con denti rotti o otturazioni, serraggio  o digrignamento dei denti (soprattutto di notte).

Un problema di malocclusione può iniziare anche con un parto difficile,  un problema ereditario di denti (troppi o troppo pochi), un colpo al viso o alla mascella o  una cattiva alimentazione possono creare difficoltà.

Là dove anche quando sembra che un bambino possa avere ereditato alcuni problemi, può beneficiare di un trattamento di osteofluidica cranio sacrale e dentale.

Idealmente, il trattamento dovrebbe poter iniziare il più presto possibile dopo la nascita.

È noto da tempo che i problemi principali che i dentisti sono chiamati ad  affrontare sono soprattutto quelli dell’età dello sviluppo. Essi possono in parte essere causati da difficoltà incontrate durante la nascita del bambino.

Il metodo di osteofluidica cranio sacrale di rilancio del movimento respiratorio primario riconosce l’importanza di tale trauma.

Il processo di nascita a volte può comprimere la testa,o al contrario non modellarla sufficientemente (cesareo) e questi bambini possono avere facce asimmetriche e palati insolitamente elevati.

Sintomi nei bambini o neonati

Alcuni dei seguenti sintomi in un neonato o un bambino in giovane età può suggerire problemi:

-Allergie;
-Difficoltà comportamentali o di apprendimento;
-Le infezioni ricorrenti dell’orecchio;
-Problemi agli occhi;
-Iperattività;
-Sintomi nasali;
-Difficoltà a deglutire;
-Russare;
-Stanchezza diurna.

Abitudini come respirare attraverso la bocca, succhiarsi il pollice, lingua-spinta, mordersi le labbra, dormire su un solo lato del viso e la perdita precoce o tardiva di denti da latte sono segni di difficoltà che devono essere trattati il ​​più presto possibile.

Se la compressione craniale è trattata con sufficiente anticipo da un osteopata i risultati possono essere duplici: liberazione immediata della restrizione, e rimodellamento progressivo delle alterazioni nella struttura delle ganasce.

Come agisce un osteopata

La migliore assicurazione contro future mal curvature  della colonna vertebrale e la malocclusione, è quando l’osteopata rimuove le restrizioni fluidiche nel  neonato che impediscono il normale movimento del movimento respiratorio primario (MRP) nella testa.

Molte persone che non hanno avuto l’opportunità di ricevere questo trattamento da parte di un osteopata , ora sviluppano malocclusioni che richiedono un approccio  ortopedico e / o trattamento ortodontico .

Se questa malocclusione non viene trattata nei bambini darà luogo a problemi di mandibola e a tanti  problemi di denti nella futura età adulta. Citiamo ad esempio denti rotti,malattie parodontali, grave dentatura usurata, dolori alla mandibola, mal di testa e molti altri sintomi correlati.

Altre cause di malocclusione

Anche un trauma diretto alla mascella e al viso può causare problemi. Cadute in avanti sul mento e colpi alla mascella possono distorcere le articolazioni temporo-mandibolari (ATM) e comprimere le ossa del viso e della testa.

Le estrazioni dentali possono creare  un disequilibrio di forze  tra l’interno delle ossa della bocca e del viso, quindi se possibile, sarebbe bene evitare di rimuovere  un dente  a meno che non sia assolutamente necessario.

Nel caso ciò non fosse possibile l’osteopata e il vostro dentista possono lavorare insieme per porre rimedio alla situazione.

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Fabio Rizzo e l’Osteofluidica Cranio Sacrale

Fabio Rizzo e l’Osteofluidica Cranio Sacrale

Fabio Rizzo è una delle poche personalità in Italia che si occupa di praticare e divulgare i metodi curativi dettati dalla disciplina osteofluidica. Egli è stato tra i primi osteopati in Italia ad insegnare questo tipo di terapia, che può essere d’aiuto per i dolori fisici, ma anche per i blocchi mentali.

L’osteofluidica, o osteopatia energetica non strutturale, è una pratica nella quale si interviene sul corpo in maniera dolce e mirata. Diversamente da quanto accade con i metodi tradizionali dell’osteopatia. Tale disciplina infatti si concentra maggiormente sull’ascoltare il corpo e i suoi fluidi.

E ha lo scopo di liberare l’energia e l’equilibrio che vengono “soffocati” dalla gestione interna, intima e personale  dei vari traumi subiti nel corso della vita.

Se vuoi approfondire l’argomento, leggi anche: “Osteofluidica: che cos’è e cosa cura”.

Fabio Rizzo: chi è e cosa fa

Fabio Rizzo è un massofisioterapista, osteopata e kinesiologo. Da più di 25 anni, dedica la sua vita allo studio della comunicazione del sistema corporeo nella sua totalità, al fine di migliorare lo stato di benessere fisico e mentale dell’essere umano.

Diplomato presso l’Istituto “Enrico Fermi” di Perugia con il massimo dei voti, Rizzo decide di continuare il suo percorso di studi in Francia. Qui si specializza in Osteopatia Fluidica, Kinesiologia e OsteoQuantica presso la Artec Formation e la Licorne Formation.

Dopo gli studi, l’osteopata prosegue conducendo uno studio approfondito sul MRP (Movimento Respiratorio Primario) e sulle tensioni muscolo fasciali. È iscritto ai ruoli del Settore Tecnico F.I.G.C presso il casellario dei servizi di medicina legale Ausl Torino e Ausl Parma.

Dal 1995, Fabio Rizzo organizza seminari di medicina naturale a Parma, insegnando cos’è e come funziona l’osteopatia fluidica, in concomitanza con i metodi della Medicina Tradizionale Cinese e con una corretta alimentazione.

Divulga le sue conoscenze di Myofascial Expert Touch, Linfodrenaggio Dinamico e Riflessologia Globale. Ed è inoltre insegnante di Zen Shiatsu secondo la scuola del maestro S. Masunaga.

Osteofluidica: ascoltare il corpo e liberare l’energia

Dopo una vita passata a studiare, formarsi e specializzarsi, l’osteopata ha messo a punto un suo metodo personale di massaggio che è il risultato delle sue conoscenze nelle varie discipline sopra citate. Si chiama Armonizzazione Energetica Globale.

Fabio Rizzo è stato spesso intervistato da varie testate giornalistiche, come La Stampa e La Repubblica. Ha ideato e realizzato il programma settimanale Energia&Salute in onda su Telecolor TV, ed è stato periodicamente ospite del programma VivereMeglio su Rete 4.

Rizzo oggi tiene corsi di formazione e pratica i trattamenti dell’osteofluidica nel suo studio di Parma. Inoltre, viene spesso invitato nelle scuole e nelle aziende per tenere workshop in varie regioni d’Italia.

Ha pubblicato inoltre il DVD “Myofascial Expert Touch”, che comprende un corso di liberazione dei meridiani tendino muscolari. E ha scritto il libro “Osteofluidica-il cammino della salute”.

Fabio Rizzo ha dedicato e dedica ancora la sua vita ad insegnare e diffondere trattamenti e discipline alle quali, spesso, non si dà troppo credito.

La maggior parte delle persone vive la propria vita inconsapevolmente.  Con il passare degli anni, l’individuo non si rende conto che tutto ciò che ha vissuto viene incanalato all’interno del suo cervello e poi si trasmette al corpo.

Una volta che si intraprende questo cammino di auto-guarigione, i traumi subiti nella vita, invece che diventare un peso opprimente, possono trasformarsi in forza e potenziale.

Un professionista che sa ascoltare il corpo, le sue pulsazioni e l’energia che è immobilizzata al suo interno. Quello che fa, in semplici parole, è restituire alla persona il suo equilibrio, insegnandole come fare a “salvarsi da sola”.

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Postura: lo stress incide notevolmente

Postura: lo stress incide notevolmente

Lo stress incide sulla postura. Di natura psicologica o emotiva, i fattori  di stress sono  in grado di produrre notevoli cambiamenti nel sistema muscolo-scheletrico, influenzando il funzionamento complessivo del corpo.

La rabbia, la paura, l’ eccitazione o  la depressione producono schemi posturali e muscolari scorretti.
Molte posture e tensioni difensive derivano da ansia e stress.

La prima risposta somatica che il corpo mette in campo per fronteggiare questi stati sono delle barriere di sicurezza interne attuate per non permettere agli eventi perturbanti di poter entrare in profondità.

Un esempio classico è dato da un sentimento sottile di angoscia del futuro, che obbliga l’essere ad attivare permanentemente una forma rassicurante di controllo difensivo.

L’osteofluidica cranio sacrale contribuisce al miglioramento della regolare fluidità originale perturbata dagli effetti delle proprie paure e degli stress esterni.

Postura: come il corpo reagisce allo stress

Non esistono due persone che reagiscono allo stress nello stesso modo. Anche in condizioni identiche, reazioni ed effetti variano. Mentre è importante conoscere cosa è lo stress e come il corpo reagisce ad esso in generale.

Perché una persona sviluppa un’ulcera, un’altra il diabete ed un’altra ancora la pressione alta?

Tutte queste condizioni possono essere il risultato apparente di schemi di stress simili. È evidente, quindi, che i fattori di stress non determinano la risposta del corpo.

La personalità  è il fattore determinante per stabilire quali aspetti del corpo si adatteranno o reagiranno in risposta a qualsiasi stimolo o stress.

La malattia, in ultima analisi, è il  tentativo creativo inconscio di trovare soluzioni a fattori limitanti dall’ambiente totale in cui una persona vive, internamente verso se stesso,esternamente in confronto agli altri.

I fattori di stress

Se i fattori di stress sono costanti o ripetuti frequentemente, e non c’è rilascio dell’accumulo di tensione, possono manifestarsi una varietà di sintomi.

Tra cui problemi di postura, vertigini, dolori e rigidità muscolare, cefalea, disturbi della vista, ipertensione, problemi circolatori e cardiaci. Anche difficoltà respiratorie, tra cui asma e allergie, palpitazioni, disturbi digestivi, tra cui ulcere, difficoltà di deglutizione, disturbi della glicemia (alta o bassa), mal di schiena, disturbi della pelle, disturbi intestinali…

Fattori di stress nocivi spesso rientrano in categorie quali difficili rapporti personali, pressione eccessiva a causa di scadenze e dei fattori tempo, ansia finanziaria, incapacità di comunicare sentimenti.

O ancora problemi di personalità (baricentro esterno, etc), incapacità di concentrarsi e vivere nel presente (il futuro o il passato dominano), drammatici cambiamenti di stile di vita etc.

Sindrome Generale di Adattamento

Quando lo stress è prolungato o ripetuto frequentemente possono avere inizio una serie di cambiamenti che fanno parte di ciò che è conosciuta come la Sindrome Generale di Adattamento.

Inizialmente i meccanismi di autoregolazione del corpo, che mantengono l’equilibrio interno, affrontano in modo adeguato gli episodi costanti di eccitazione, con tutti i cambiamenti che questi richiedono.

Dopo mesi o anni però, la capacità del corpo di adattarsi o affrontare adeguatamente sarà compromessa. Inizia così uno squilibrio e una rottura degli equilibri interni, subentra così la fase di esaurimento  prendendo il posto della fase di adattamento.

I segni di stress si manifestano con varie problematiche.

Se nulla di positivo viene fatto durante la fase di esaurimento si determinerà il crollo finale dell’individuo.

Postura e disfunzioni ossee

Cosa è che determina la “rottura” di una parte del corpo sotto uno stress prolungato?

La domanda è provocatoria, in effetti non si può isolare il corpo dall’unità psico emozionale che lo compone.

Cos’è che determina la rottura di un Essere Umano?  Profonda demotivazione, carenza di autostima, educazioni familiare restrittive indotte dalla nascita, condizionamenti sociali, isolamento della società.

Questi i fautori di sentimenti di auto svalutazione e auto destrutturanti, causa di demineralizzazione e fragilità scheletrica.

Esistono nelle persone aree o segmenti della colonna vertebrale che sono anormali in almeno uno di questi tre modi:  aree possono essere ipersensibili alla pressione, aree limitate nella mobilità (movimento) o asimmetriche (fuori posizione).

Tali cambiamenti sono comuni anche in persone apparentemente sane.

Stress e attitudini posturali sono strettamente correlati e discipline come l’osteofluidica possono ovviare e migliorare i fattori negativi ad essi connessi. Questa disciplina agisce in maniera ottimale su problemi legati alla postura.

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