Lombalgia: sintomi, cause, rimedi

Lombalgia: sintomi, cause, rimedi

La lombalgia, conosciuta anche come “colpo della strega”, si manifesta con dolori che possono differire a seconda dell’intensità. Essi, risultano estremamente fastidiosi e tendono a limitare i movimenti.  

Si tratta di un disturbo diffusissimo, che non si caratterizza in base all’età o al sesso dell’individuo. Se sono presenti le condizioni, può colpire davvero chiunque. 

Il dolore si avverte nel tratto lombare, ovvero nella zona inferiore della colonna vertebrale. È composto da 5 vertebre, e ha la funzione di sostenere l’intero rachide. 

Vediamo di seguito quali sono i sintomi, le cause e i rimedi per la lombalgia.

Lombalgia: i sintomi più comuni

La lombalgia può essere di due tipi: acuta o cronica. 

Il primo caso è quello meno grave, e si manifesta con dolori articolari e discali. La sensazione è quella di aver subito una lesione nella parte inferiore della schiena, che può creare limitazioni nei movimenti, o anche bloccarli del tutto. Costringendo quindi il soggetto a rimanere curvo verso il basso finché il dolore non si attenua. La zona tende inoltre ad infiammarsi. 

La buona notizia è che, quando si presenta il dolore, significa che il corpo sta reagendo autonomamente per potersi difendere e auto-guarire. Dunque, nel momento in cui l’infiammazione si fa sentire, vuol dire che sta iniziando anche il processo di guarigione. Che dovrebbe concludersi nel giro di 30 giorni. 

Il disturbo diventa di tipo cronico, invece, quando si protrae per un periodo che va dai 3 ai 6 mesi. I sintomi sono sostanzialmente gli stessi, seppure il dolore si manifesti in maniera più intensa ed estesa. 

Le possibili cause

A causare la lombalgia possono essere molti fattori differenti. Gli studi e le ricerche affermano infatti che solo il 20% delle persone che soffrono di questo disturbo presentano una patologia vera e propria alla colonna vertebrale. 

Tutti gli altri invece, generalmente sentono dolore per via di una postura scorretta mantenuta per molto tempo, oppure di un movimento brusco fatto all’improvviso. È inoltre piuttosto comune che ne soffrano le persone affette da obesità, questo  perché il peso eccessivo può provocare lesioni alla colonna. 

Per quanto riguarda invece il disturbo cronico, oltre alle cause appena citate, hanno un’enorme rilevanza i fattori sociali e psichici. Questi vengono definiti infatti “fattori di cronicizzazione”, perché tendono a far perdurare il dolore anche se il rachide ha rigenerato completamente la sua struttura. 

Rientrano tra questi: lo stress, l’ansia, le delusioni emotive, l’insicurezza, la sensazione di inadeguatezza, il disagio sociale, l’insoddisfazione professionale e così via. 

I rimedi naturali

Quando si manifestano i sintomi della lombalgia, è molto importante non rimanere stesi a letto per riposare. Questo non farebbe che peggiorare la situazione. La schiena ha bisogno di muoversi, di distendere gli arti, di rilassarsi. 

Ovviamente il tutto dovrà avvenire molto lentamente, senza il rischio di provocare altri strappi improvvisi. Cercate di esercitare le articolazioni e muovere piano la zona dolorante, mantenendo la colonna vertebrale nella postura corretta. 

I casi più gravi possono ricorrere a delle terapie osteopatiche cranio-sacrali o kinesiterapiche, dove dei professionisti guideranno il paziente durante il percorso di guarigione.  

Per un sollievo immediato, infine  un aiuto può venire da creme 100% di origine naturale che potranno esservi utili per alleviare il dolore. Le più indicate, sia per efficacia che per rapidità, sono quelle a base di Arnica Montana e di Artiglio del Diavolo.

 

Foto di Wolfgang ClaussenPixabay

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Tendinite: sintomi, cause, rimedi

Tendinite: sintomi, cause, rimedi

La tendinite è un’infiammazione che colpisce uno o più dei 267 tendini presenti nel corpo umano. I tendini non sono nervi, ma sono dei tessuti fibrosi che legano i muscoli alle ossa.
Il muscolo, quando si contrae per creare un movimento, genera una forza che trasmette alle ossa attraverso i tendini. È solo grazie a questi tessuti che è possibile muovere le articolazioni, in quanto hanno la funzione di “connettere” le due parti del corpo.
I tendini sono composti da fibre molto resistenti e robuste, intrecciate perfettamente tra loro. Quando però queste vengono sollecitate eccessivamente, è possibile che si sviluppi l’infiammazione.
Di seguito vediamo sintomi, cause e rimedi per la tendinite.

Tendinite: i sintomi più comuni

La tendinite è un’infiammazione molto comune. Può manifestarsi a seguito di una degenerazione dei tessuti che è avvenuta nel corso del tempo, oppure può essere dovuta ad una sollecitazione improvvisa o ad un movimento troppo brusco.

Generalmente l’infiammazione colpisce i tessuti che circondano le diartrosi (articolazioni mobili). Ovvero le spalle, le ginocchia, i gomiti, le caviglie, le mani e i polsi. Perché appunto sono queste le articolazioni che creano i movimenti.

I sintomi più comuni che si avvertono sono la sensibilità e il dolore al movimento. Diventa difficile spostare normalmente l’arto, così come palparlo con la mano. La sensazione che si avverte è quella di avere un dolore pulsante che impedisce di compiere normali movimenti.

Le possibili cause

La tendinite, di solito, è il risultato di micro-sollecitazioni che vengono esercitate continuamente negli stessi punti.

Per esempio, chi svolge esercizio fisico tutti i giorni, compiendo movimenti molto simili, è più soggetto a sviluppare l’infiammazione. È ancora più frequente che il disturbo si sviluppi quando gli atleti sono soliti sforzare una parte del corpo più delle altre. Come il gomito per i tennisti, o le caviglie per i ballerini.

A lungo andare, queste sollecitazioni continue tendono ad alterare e danneggiare la struttura fibrosa dei tendini. Provocando strappi e lesioni. Col tempo la struttura si rigenera autonomamente, ma le nuove cellule non saranno mai più resistenti come le precedenti. E in questo caso è molto probabile che l’infiammazione si ripresenti.

Possibili condizioni che possono contribuire all’insorgere del disturbo sono:

  • • Traumi fisici;
  • • Postura scorretta;
  • • Sovrappeso;
  • • Malformazioni congenite, come alluce valgo o piede piatto;
  • • Malattie sistemiche, come diabete, artrite, gotta o colesterolo alto.

I rimedi naturali

A seconda dei casi, la tendinite può provocare un dolore molto intenso. In genere, l’infiammazione guarisce nel giro di due settimane. Ma se si sviluppa in forma cronica, può durare addirittura 1 mese e mezzo o anche di più.

Quando si avvertono i primi sintomi del disturbo, è fondamentale che il soggetto mantenga l’arto dolorante a riposo il più possibile. È necessario infatti che questo abbia il tempo di rigenerarsi correttamente.

I rimedi naturali più utilizzati in questi casi per alleviare il dolore sono:

  • • Arnica Montana in gel, è la pianta più efficace in assoluto per alleviare i malesseri legati ad ossa e articolazioni. Ha una straordinaria capacità antinfiammatoria e dona sollievo immediato. È inoltre in grado di dare beneficio a livello psichico, calmando l’irritazione e l’ipersensibilità;
  • •Ruta Graveolens, pianta aromatica che si può trovare sotto forma di pomata, tintura madre, gocce, collirio o granuli. Agisce sui tendini con le sue proprietà sedative, spasmodiche e disinfiammanti. Rilassa muscoli e articolazioni, e diminuisce il gonfiore.

 

Foto di Bruno Germany – Pixabay

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Dolore alla mandibola: sintomi, cause e cura

Dolore alla mandibola: sintomi, cause e cura

Il dolore alla mandibola è un fastidio pungente che colpisce molte più persone di quanto si creda. Inizialmente si manifesta con una lieve tensione alla mandibola, ma in seguito tende ad estendersi agli zigomi e a tutte le parti del cranio circostanti.

Infatti, questo malessere può andare ad espandersi per tutto il viso, il collo, le tempie, la testa e le orecchie. Finché, quello che è partito come un dolore alla mandibola  diventa un disturbo estremamente difficile da sopportare.

Se ti interessa l’argomento, ti suggeriamo di leggere anche: “Malocclusione, cause, rimedi, trattamenti”.

A quel punto, bisogna tentare di rilassare il più possibile le articolazioni della mandibola. Vediamo come fare con l’aiuto dei rimedi naturali.

Dolore alla mandibola: le possibili cause

La maggior parte delle volte, il dolore alla mandibola è dato dal disequilibrio del piano occlusale tra le due arcate dentali. Che, essendosi spostate, non riescono più a congiungersi naturalmente. Di solito, tutto questo è una conseguenza dello stress, che porta a serrare le arcate dentali in maniera tesa e nervosa. Soprattutto quando si lavora o ci si concentra su qualcosa di importante.

Ma non è finita qui. Infatti, anche un disturbo come il bruxismo porta al manifestarsi del dolore alla mandibola. Il fenomeno è comunemente conosciuto come “digrignamento dei denti”. Anche qui, il tutto può accadere in maniera consapevole o inconsapevole. E infatti il più delle volte accade mentre si dorme. Con questi movimenti si crea una tensione 5 volte maggiore del normale, ed è inevitabile andare incontro a problematiche.

Esistono poi anche delle cause differenti, che non dipendono da movimenti sbagliati, ma dall’accumularsi di batteri che danno vita ad infezioni. Queste possono interessare nervi e tessuti, come accade con l’osteomielite. Oppure, possono andare a colpire i nervi, e in questo caso si parla di ascesso dentale.

Dolore alla mandibola: i rimedi naturali

Qualunque sia la causa, a meno che la situazione non sia diventata talmente grave da richiedere l’intervento di un medico, sappiate che è possibile alleviare il dolore alla mandibola con l’aiuto dei rimedi naturali.

Sembra incredibile, ma si può trovare sollievo anche solo facendo dei semplici impacchi con del ghiaccio. Ovviamente, dovrete avvolgere i cubetti con un panno prima dell’applicazione. Il freddo provocato dal ghiaccio tende a sfiammare l’infezione, e risulta quindi molto benefico in caso di dolore alla mandibola.

In alternativa, potete provare anche con un po’ di acqua tiepida. Vi basterà riempire una piccola bacinella con dell’acqua alla giusta temperatura. Dopodiché, imbeveteci un panno, strizzatelo per bene, e poi tamponate con questo la zona dolorante. L’operazione riuscirà a rilassare i muscoli extra-attivi, e migliorerà la circolazione sanguigna nel punto interessato.

Infine, per alleviare il dolore alla mandibola, vi suggeriamo di provare con dei massaggi. Ovviamente dovrete procedere lentamente e con la dovuta cautela.

Effettuate dei piccoli movimenti circolari sulla zona dolente, magari aiutandovi con un po’ di olio. Procedete con questo metodo per un tempo di 5 minuti, e dopo provate ad aprire e chiudere le arcate più volte. Ripetete il processo 2-3 volte al giorno.

Mobilità articolare: cos’è, come migliorarla, esercizi

Mobilità articolare: cos’è, come migliorarla, esercizi

La mobilità articolare non è altro che la capacità di muovere una o più articolazioni insieme, con la massima estensione possibile e senza provare dolore. È conosciuta anche col nome di flessibilità o estensibilità.

Avere una buona mobilità articolare è molto importante, perché grazie a questa si riesce a muovere le proprie articolazioni liberamente. Ma è fondamentale inoltre per mantenere il fisico in salute, per tenere una postura corretta e per condurre qualsiasi tipo di attività sportiva.

Se ti interessa l’argomento, ti suggeriamo di leggere anche: “Falsa gamba corta: ce ne parla Fabio Rizzo”.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta e come si fa a migliorarla.

Mobilità articolare: che cos’è?

La mobilità articolare non è una pratica che si acquisisce in maniera innata, bensì di una capacità che va sviluppata e mantenuta in esercizio nel tempo.

Tuttavia, ogni individuo possiede un fisico differente da quello degli altri. Ed inoltre, esistono persone che nascono con un’incredibile abilità genetica di muovere e flettere i propri arti in maniera molto più sviluppata rispetto a tante altre. In ogni caso però, si tratta sempre di una capacità da allenare e tenere attiva nel tempo, altrimenti non avrà modo di durare a lungo.

La flessibilità degli arti dunque necessita di essere allenata. Ma, come per tutte le cose, è necessario trovare un equilibrio e stare attenti a non esagerare. Infatti, un’eccessiva mobilità porta i muscoli a muoversi meglio, ma anche a “sopportare” meno.

La mobilità articolare, sia quando è troppo ridotta che quando è troppo sviluppata, può condurre al rischio di lesioni.

Trovare un equilibrio: stretching, esercizi attivi e passivi

Per avere una buona e sana mobilità articolare, è fondamentale sapere prima di tutto che i muscoli vanno riscaldati. Infatti, lo stretching prima di un qualsiasi sforzo fisico, è il metodo migliore per allungare i legamenti e renderli più preposti al movimento.

In generale comunque, la flessibilità degli arti si sviluppa in maniera sana grazie alla combinazione di esercizi attivi e passivi.

Per flessibilità attiva si intende l’abilità di assumere in maniera autonoma delle posizioni distese servendosi solo della propria forza. Per esempio, quando si solleva una gamba e la si mantiene alzata utilizzando unicamente i muscoli della stessa. Senza alcun supporto esterno.

Si tratta invece di flessibilità passiva nel momento in cui si distende un arto, ma lo si mantiene in tensione con l’aiuto di un supporto, un attrezzo o un compagno di allenamento. Ad esempio, quando si solleva una gamba e la si mantiene distesa poggiandola ad un’asta.

La mobilità articolare passiva è quella che comunemente allena e sviluppa chi vuole condurre una vita sana con movimenti del fisico fluidi e non “macchinosi”. Quella attiva invece è molto più difficile da allenare, e generalmente viene sviluppata a livello agonistico.

In ogni caso, per riuscire ad ottenere un ottimo equilibrio nella capacità di muovere i propri arti senza pericolo, i punti fondamentali da rispettare sono due:

• Non rinunciare MAI allo stretching;
• Alternare al meglio esercizi attivi ed esercizi passivi.
Foto di AndiP da Pixabay
Discopatia: tipi, cause, cure

Discopatia: tipi, cause, cure

La discopatia può essere lombare o cervicale. Si manifesta quando il “cuscinetto” posto tra una vertebra e l’altra, definito anello o disco, tende ad usurarsi e ad assottigliarsi. Questo disco, appunto, che funge da ammortizzatore tra le vertebre, a quel punto non riesce più a svolgere la sua funzione, causando un grande dolore.

Esistono 4 gradi di progressività di tale malessere: lieve, moderato, grave e severo.

Tra i metodi maggiormente consigliati per alleviare il dolore, e favorire anche la ricostruzione dei tessuti cartilaginei, si inseriscono diversi rimedi naturali.

Se ti interessa l’argomento, ti consigliamo di leggere anche: “Mal di schiena: cause, rimedi, esercizi”.

Vediamo quali sono le cause della discopatia, e quali sono i rimedi naturali più suggeriti.

Discopatia: le possibili cause

In ambito clinico, i vari tipi di discopatia vengono suddivisi in base alle cause scatenanti. Tale disturbo può quindi manifestarsi per via di:

• Traumi fisici, che hanno provocato movimenti del corpo bruschi e improvvisi;
• Anzianità, a causa dei tessuti muscolari che, con il passare del tempo, tendono a degenerarsi;
• Infezioni, che generalmente sono la conseguenza di disturbi come stafilococchi o streptococchi, ma possono essere causate anche dalla tubercolosi disco vertebrale o dalla febbre di Malta;
• Infiammazioni o discopatia autoimmune. Questa tipologia colpisce maggiormente i giovani e gli adulti, ed è provocata da sostanze infiammatorie che si sono accumulate nel disco vertebrale.

La discopatia però è un malessere che può essere trasmesso anche geneticamente.Per cui, non è raro che il disturbo si possa manifestare anche in ragazzi molto giovani, proprio per via di un nonno o un genitore che ne soffre o ne ha sofferto in passato.

Discopatia: i rimedi naturali

Uno tra i rimedi naturali più utilizzati per alleviare i malesseri della discopatia è l’artiglio del diavolo. Si tratta di un pianta perenne che cresce in Africa del Sud e nelle zone di savana.

Il suo segreto è dato dall’arpagoside, un glicoside che si trova nella radice, e che possiede delle straordinarie proprietà analgesiche e antinfiammatorie. Questa aiuta ad alleviare il dolore della discopatia in maniera significativa.

In alternativa, potete testare i fiori di Bach, rimedio fitoterapico che risulta benefico contro vari tipi di malessere e disturbi fisici. I fiori di Bach aiutano ad alleviare la tensione, sia a livello fisico che psicologico, e contribuiscono dunque a scaricare lo stress, rilassando tutti i muscoli.

Quando invece il dolore diventa davvero acuto, il rimedio migliore è la Boswellia. Si tratta di una pianta che è in grado di produrre incenso indiano. Gode di elevate proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Ma possiede anche grandi capacità anti-degenerative, che rallentano l’usura dei dischi vertebrali e rafforzano l’intero sistema muscolare. Si può trovare l’estratto secco di Boswellia in compresse, da assumere subito dopo i pasti.

Se con i consigli sopra citati non avete trovato i benefici non disperatevi, tre o quattro trattamenti manuali fluidici di rilancio dei tre maggiori fluidi :sangue linfa e liquido cefalo rachidiano, eseguiti  da un Osteopata Fluidico vi potranno rimettere in carreggiata senza « sinistri » cracking o manipolazioni aggressive.

Foto di Anna Mikkelgaard da Pixabay

Sciatalgia: sintomi, cause e cura

Sciatalgia: sintomi, cause e cura

La sciatalgia è un disturbo che colpisce principalmente l’intera area lombare e causa problemi (come già si può intuire dal nome) al nervo sciatico, il più lungo di tutto il nostro corpo.

Il dolore è intenso e si può percepire lungo tutto il nervo sciatico, a volte può estendersi anche verso le zone circostanti. Quindi, se si tratta di sciatalgia, il dolore può essere percepito a partire dalla zona lombare o dal gluteo fino alle ginocchia.

L’infiammazione del nervo sciatico causa quindi un dolore lancinante e pungente, che oltretutto può causare anche intorpidimento e immobilizzazione dell’arto inferiore. Alcune statistiche indicano  che questo fastidio colpisce il 40% delle persone circa, almeno una volta nella vita.

Se ti interessa quest’argomento, ti consigliamo di leggere anche “Rimedi naturali per sciatalgia”.

Di seguito vi indichiamo cause e rimedi per la sciatalgia.

Sciatalgia: le cause

Le cause della sciatalgia possono essere attribuite a diversi fattori, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo derivante da problemi di schiena. Quindi cattiva postura, movimenti a freddo (magari mentre si solleva un peso), alimentazione troppo acida, esiti di traumi distorsivi differiti nel tempo, stipsi cronica.

Anche l’umidità è un fattore da non prendere alla leggera. Infatti non solo non fa affatto bene alle ossa, ma potrebbe anche causare problemi di schiena con conseguente sciatalgia. La permanenza prolungata in luoghi molto umidi aumenta le probabilità di comparsa di questo dolore.

In casi ben più rari può essere causata anche da gravi patologie come il cancro.

Quasi sempre la sciatalgia è causata da una compressione dei nervi lombari o sacrali, e se non curata può arrivare a comprimere anche le radici dei nervi causando danni ancor più gravi.

La compressione riguarda i nervi lombari L4 ed L5, e i nervi sacrali S1, S2, S3.

La cura

Di rimedi per la sciatalgia ce ne sono tanti, sia naturali che non. Ovviamente prima di procedere con una terapia vi ricordiamo che sarà meglio effettuare tutti i controlli necessari e verificare se si tratta realmente di sciatalgia e non di un dolore causato da eccessive contratture o ipertrofia del muscolo piriforme (detta anche sindrome del piriforme o, per l’appunto,falsa sciatalgia).

Effettuare delle sedute dall’osteopata è sicuramente un’ottima scelta. La sciatalgia si può curare in maniera ottimale con delle terapie fluidiche, l’osteopata fluidico andrà a lavorare in un’ottica di insieme che non tenga solo in considerazione le ultime vertebre lombari e le prime vertebre sacrali, ma libererà tutta “la persona” dalle implicazioni mio fasciali ed organiche oltre ad eventuali blocchi energetici, per poter fare in modo che la seduta abbia effetti prolungati nel tempo.

Ma non solo, la terapia infatti punterà anche a correggere le abitudini posturali dell’interessato, irrobustire la muscolatura e migliorarne la flessibilità.

Segnaliamo inoltre che l’idratazione svolge un ruolo fondamentale nella cura della sciatalgia, bere tanta acqua è importantissimo. Nutre i muscoli ed elimina le scorie del metabolismo.

Insomma, più bevete e meglio è.

Infine dovrete porre attenzione anche alla vostra alimentazione, eliminate gli zuccheri (che causano stress alle ghiandole surrenali) e fate il pieno di vitamina B (frutta e verdura) che invece è utile per nutrire al meglio la muscolatura e prevenire inoltre il mal di schiena.

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