Il percorso di crescita delle AG [Parte 13]

Il percorso di crescita delle AG [Parte 13]

Uomini e Donne: l’autoanalisi è l’ultimo step prima di poter incontrare l’AG

L’enfasi data al bisogno di valorizzare, uomini e donne, la propria parte femminile è dovuta al fatto che nella nostra società la parte maschile, espansiva e aggressiva, è privilegiata e nettamente predominante, spesso anche tra le stesse donne.

In realtà per essere individui sereni e poter operare liberamente in base alle nostre aspirazioni bisogna essere individui completi, equilibrati in tutte le nostre parti e aperti tanto all’azione quanto alla ricezione.

Le donne in genere cercano uomini più maschili della loro parte maschile per essere aiutate a crescere in essa e a conseguire il loro completamento.

L’incontro dipende ancora una volta dalla condizione in cui si trova l’energia maschile dentro di noi.

Se ti sei perso le altre puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:

1 – Il Karma d’amore

2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)

3 – Gli amori impossibili e le anime inarrivabili

4 – I legami evolutivi, gli ostacoli e le ferite

5 – L’evoluzione e il divino legame con l’AG

6 – Il percorso di crescita delle AG

7 – Il riconoscimento dell’AG, il percorso parallelo ed il legame karmico link

8 – Amore interiore: luci ed ombre

9 – Zavorre karmiche: perché è fondamentale liberarsene e come farlo

10 – Attenzione e Ascolto: due elementi fondamentali in un rapporto

11 – Tensione Spirituale e blocchi affettivi

12 – La liberazione dal Passato

 

Il rapporto con il “maschile”

Il nostro rapporto col maschile nel mondo riflette quello che abbiamo instaurato con la nostra parte maschile e il nostro uomo assomiglierà moltissimo al nostro personale modo di essere ‘uomo’.

Nostro obiettivo sarà allora controllare che l’uomo che è in noi ci sia simpatico e sia una persona per bene.

Inoltre se noi abbiamo una parte maschile molto carente avremo un bruciante bisogno di attingere alla mascolinità altrui tramite contatti con l’altro sesso ma allo stesso tempo (come spesso avviene nei casi di ‘bruciante bisogno’) ne avremo anche una grande paura.

Avremo paura del maschile al di fuori di noi quanta ne abbiamo del maschile dentro di noi: la mascolinità in questo caso è una realtà a noi sconosciuta che abbiamo sempre tenuto di affrontare e sviluppare e la mascolinità altrui risveglierà in noi la stessa paura.

Il discorso vale, in modo anche più accentuato, per gli uomini che in genere sono molto meno in grado di gestire le energie del sesso opposto rispetto alle donne e vivono più drammaticamente questa situazione di squilibrio.

La femminilità

Gli uomini, in una società di stampo spiccatamente yang, tendono a reprimere e rifuggire le doti femminili che invece di arricchire le loro potenzialità ingigantiscono ulteriormente la loro tanto temuta ombra. Per ascoltare e capire l’altro può essere utile ascoltare se stessi di cui l’altro è specchio.

Per prepararsi a un incontro fortunato è meglio coltivare in noi la parte di cui l’individuo di sesso opposto si troverà a fare da specchio ma anche quell’altra con cui la nostra AG avrà lo stesso rapporto che abbiamo noi. Le parti yin e yang all’interno di noi devono essere equilibrate, positive e armonizzate tra loro.

L’uomo deve potere accettare e dare voce alla sua femminilità. Una donna che avesse una parte F carente deve accettare, amare e liberare le sue emozioni, altrimenti deve sviluppare e conciliare in sé anche un atteggiamento più propositivo di tipo M e sviluppare dentro di sé l’aspetto maschile il cui riflesso troverà all’esterno.

Queste schematizzazioni delle rispondenze tra donna e uomo valgono in via generale, in realtà non esistono definizioni stabili e rigide nell’ambito dei rapporti umani, ma solo esempi più frequenti.

Il riequilibrio delle energie e i caratteri dominanti

L’autoanalisi a questo proposito è facilitata da uno degli esercizi più interessanti della Psicodinamica che permette di visualizzare le proprie parti M e F.

Anche la semplice osservazione di se stessi ci può aiutare ricordando che il lato destro del corpo è quello governato dall’emisfero sinistro del cervello caratterizzato da energie di tipo M e viceversa.

Osservate e comparate la mobilità del corpo, la forma e le caratteristiche del viso. Potete osservare anche i vostri comportamenti e pensieri abituali e rilevare se presentano caratteri prevalentemente M o F. Oppure studiare i caratteri del vostro Sole,Saturno e Marte (M) o Luna -e Venere per le donne- (F).

A questo punto potete esercitarvi a modificarli, ad attenuare le reazioni più esasperate e fare esperienza di comportamenti di tendenza opposta, più invasivi se vi proponete di valorizzare la vostra parte M, più ricettivi per la parte F.

Esistono esercizi yoga appositamente pensati per il riequilibrio delle due energie, preghiere per conciliare le due parti di noi. Potete associare alla disciplina di vita quotidiana la pratica meditativa in laboratorio, ‘aggiustando’ le fisionomie dei vostri assistenti.

Posso suggerire inoltre una meditazione specifica per purificare i canali e riequilibrare le energie.

Il gran finale

Quando l’energia non sarà più lateralizzata, concentrata cioè su uno solo dei lati della colonna sarà possibile convogliarla nel canale centrale e predisporre le energie al flusso della kundalini che si srotola lungo la colonna vertebrale.

Quando voi starete bene con voi stessi sarete pronti per incontrare la vostra anima gemella.

“Come molto altro, abbiamo capito male anche il posto che l’amore occupa nelle nostre vite, l’abbiamo considerato un gioco e un piacere perché credevamo che il gioco e il piacere dessero più gioia del lavoro; ma non c’è niente di più gioioso del lavoro e l’amore, proprio perché è la gioia suprema , non può essere altro che lavoro.”

 

Rainer Maria Rilke

FINE

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Il percorso di crescita delle AG [Parte 12]

La liberazione dal Passato

Altra evidenza necessaria per essere in grado di accogliere l’amore è liberarsi dai propri attaccamenti non solo nel tempo lineare del presente, ma anche nel tempo diacronico, liberarsi cioè dai condizionamenti del passato

“Le cose di prima sono passate. […] Ecco, io faccio nuove tutte le cose.” 

Ci si dovrebbe liberare del passato nei suoi aspetti ormai destinati a morire, che ci trattengono inutilmente dal vivere pienamente le emozioni del presente

Nel nostro caso specifico liberarci dai legami passati significa aprirci alla possibilità di un nuovo amore oppure dimenticare gli antichi, erronei schemi di comportamento che affliggevano la nostra relazione d’amore e partire da zero, rinnovati, per costruire, con la stessa persona, un legame migliore

Lasciando liberi coloro che amiamo permettiamo loro di crescere e lasciamo loro lo spazio per tornare. 

Se ti sei perso le altre puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:

1 – Il Karma d’amore

2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)

3 – Gli amori impossibili e le anime inarrivabili

4 – I legami evolutivi, gli ostacoli e le ferite

5 – L’evoluzione e il divino legame con l’AG

6 – Il percorso di crescita delle AG

7 – Il riconoscimento dell’AG, il percorso parallelo ed il legame karmico link

8 – Amore interiore: luci ed ombre

9 – Zavorre karmiche: perché è fondamentale liberarsene e come farlo

10 – Attenzione e Ascolto: due elementi fondamentali in un rapporto

11 – La liberazione dal Passato

Accettazione e liberazione

I legami karmici non si sciolgono con una meditazione, col desiderio di sbarazzarsi di un compito troppo pesante, ma scoprendo l’insegnamento che il karma ci suggerisce e agendo di conseguenza. È impossibile perdere una persona a noi legata se non dopo che sentiremo di avere imparato, dato e ricevuto quello che era necessario, e anche allora non sarà una perdita, l’avremo semplicemente introiettata. 

Se la teniamo stretti a noi nutriamo a livello inconscio la sua resistenza che diventa ostinazione ad opporsi alla nostra tensione. Se mandiamo amore riceveremo amore, se esprimiamo tensione, fatica e sofferenza il riflesso sulla realtà esterna sarà di sofferenza e conflitto: non otterremo nulla di positivo e resteremo inutilmente invischiati nel nostro dolore.

Liberare noi stessi è liberare l’altro e permettere a entrambi di crescere nel modo più opportuno, che non sta a noi decidere. Per vivere bisogna ricordare il passato quanto basta per imparare da esso e poi dimenticarlo per non esserne inutilmente condizionati. 

Ogni momento è un momento nuovo che apre nuove prospettive, come ogni vita va vissuta come se fosse la prima è l’ultima anche se risente delle interconnessioni con tutte le altre. 

I blocchi affettivi ed emotivi

Allo stesso modo bisogna dedicare la massima attenzione ai propri blocchi affettivi e poi accettarli e dimenticarsene, perché accogliendoli abbiamo già fatto tutto il possibile per noi stessi e non è più il caso di affliggerci accrescendo così il loro potere limitante su di noi. Il destino dei blocchi è essere dimenticati e dissolversi. 

Parimenti è consigliabile non caricare di troppa energia i nostri desideri più urgenti e importanti per non correre il rischio che generino loro stessi blocchi emotivi (non potrò averlo, è troppo per me, non saprò gestirlo, non lo merito…), controdesideri che ritardano il destino dei desideri, che è quello di compiersi. 

Desiderare e dimenticare, suggerimento utile anche nella ricerca della propria AG.

FINE DODICESIMA PARTE

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Ci ritroveremo prossimamente  con la tredicesima ed ultima puntata de “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”.

 

Siamo arrivati quasi alla fine della nostra rubrica, la prossima sarà l’ultima puntata. Parleremo di uomini e donne, autoanalisi, riequilibrio delle energie e caratteri dominanti. Sarete quindi finalmente pronti per incontrare la vostra anima gemella!

To be continued…

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Il percorso di crescita delle AG [Parte 11]

Tensione Spirituale e blocchi affettivi

La tensione spirituale può sostenerci in molti modi, motivare e fortificare il nostro comportamento, aiutarci ad individuare quale sia il comportamento corretto da tenere, le priorità da rispettare per assolvere al nostro compito evolutivo e realizzarci.

Può essere inoltre molto utile per contribuire a sciogliere i nostri blocchi affettivi e le nostre problematiche maggiori.

Il primo passo spetta alla nostra buona volontà di buoni esploratori.

Se ti sei perso le altre puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:

1 – Il Karma d’amore

2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)

3 – Gli amori impossibili e le anime inarrivabili

4 – I legami evolutivi, gli ostacoli e le ferite

5 – L’evoluzione e il divino legame con l’AG

6 – Il percorso di crescita delle AG

7 – Il riconoscimento dell’AG, il percorso parallelo ed il legame karmico link

8 – Amore interiore: luci ed ombre

9 – Zavorre karmiche: perché è fondamentale liberarsene e come farlo

10 – Attenzione e Ascolto: due elementi fondamentali in un rapporto

 

Liberare lo spirito

Conosciuto il problema, si cessa di combatterlo perché non è in nostro potere risolverlo. Ciò che noi possiamo e dobbiamo fare è accettarlo e tenerlo dentro di noi.

L’accettazione creerà  un’apertura, un allentamento delle tensioni nel punto dolente, un allentamento dei cordoni della borsa che contiene il mostruoso anatroccolo che già non ci fa più alcuna paura.

A questo punto le energie spirituali potranno inondare di luce tutta la nostra multidimensionalità compreso le zone sofferenti.

Chiamare le energie spirituali in nostro aiuto può illuminarci nella comprensione delle nostre realtà interiori e sostenerci nell’azione che non è più impedita dall’anatroccolo ma è comunque incerta e timorosa.

Chi rinasce si apre al mondo per la prima volta e la vita offre innumerevoli possibilità di morte e rinascita che segnano il nostro progresso evolutivo.

Il segreto è avere fede, (Pistis), lasciare fare alle nostre guide spirituali, rendersi duttile ricettacolo della volontà divina che coincide sempre con la nostra in quanto nostro desiderio è adempiere il nostro destino, assolvere i compiti che noi stessi al momento di incarnarci ci siamo scelti, realizzare il «Come in Cielo così in Terra».

A noi spetta alleggerire i fardelli, lo spirito può solo riempire lo spazio che gli lasciamo, guidarci e realizzare i nostri desideri in proporzione a quanto noi gli concediamo. Alleggerire in pratica significa non solo conoscere il proprio blocco ma ‘sforzarsi di non sforzarsi’ più, non pensarci.

Il risultato è che finiremo con lo sviluppare la dote dell’accettare con gioia perché lasceremo venire a noi cose gioiose e comprenderemo la semplice necessità di ogni situazione apparentemente critica. Bisogna essere consapevoli, capire, ma non si perviene alla comprensione e alla capacità di azione con le sole nostre forze mentali.

La verità scende sempre dall’alto. L’intelligenza umana consiste nel porsi delle belle domande che apriranno nuove prospettive, la grandezza umana nell’avere aspirazioni e desideri e nel mantenere un atteggiamento umile e sincero verso se stessi.

Le domande e i desideri sono i presupposti fondamentali all’evoluzione e quindi alla realizzazione, frutto, più o meno consapevole, dell’apertura al divino. Il modo più semplice per creare questa sintonia è pregare il proprio angelo custode, modalità… Sistema di verifica dei desideri…, domande…

Accettazione, spirito femminile e… coraggio

Chi dice che per amare bisogna imparare ad essere donne non si sbaglia. L’attenzione come è intesa qui si realizza in un atteggiamento di ricezione, di ascolto appunto, piuttosto che di indagine, in una disposizione di spirito femminile.

Bisogna sviluppare la sensibilità l’adattabilità dell’acqua e la concretezza fruttifera e costruttiva della terra, entrambi elementi femminili e sviluppare doti di passività, pazienza e accettazione. Bisogna, per amare, liberare le energie dei chakra femminili, quelli più schiettamente emotivi ed affettivi, il II e il IV (anche se non si può amare senza prima avere acquisito la sensazione di stabilità che proviene dal primo Chakra della radice in salute), sciogliendo le paure che in essi risiedono. (demone del primo la paura, del II la colpa, del IV la sofferenza).

Bisogna avere il coraggio di accettare noi stessi e la nostra vita che è il frutto del nostro modo di essere.

Bisogna avere il coraggio di accettare dentro di noi l’amore e confessarlo a noi stessi e quindi all’altro, e bisogna imparare a ricevere amore.

L’addestramento migliore per ricevere amore è abituarci a riceverlo da noi stessi.

Le difficoltà nel ricevere derivano dalla paura di non esserne degni e (quindi) di essere abbandonati. Ma ricevere amore può diventare una consuetudine se noi stessi ce ne somministriamo in abbondanza e con l’amore si dissolveranno le paure che sorsero per effetto proprio di carenza d’amore.

Entrate in contatto con la vostra affettività più sofferente che in questo modo gratificate, andate a cercare e cullare il bambino interiore.

Piccole verifiche della vostra capacità di ricevere e di amarvi possono essere la reazione nel ricevere lodi, oppure, a livelli ancora più profondi, che coinvolgono più specificamente la parte emotiva e femminile, la reazione che vi suscita un massaggio ayurvedico fatto con generoso dispendio di energie positive.

FINE UNDICESIMA PARTE

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Ci ritroveremo prossimamente  con la dodicesima puntata de “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”.

 

Nella prossima puntata continueremo a parlare di blocchi affettivi ed emotivi, ma con un focus speciale sulla liberazione dal passato.

 

To be continued…

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Il percorso di crescita delle AG [Parte 10]

Attenzione e Ascolto: due elementi fondamentali in un rapporto

Il percorso di crescita, sia che non si abbia ancora trovato la propria AG, sia che si cerchi di gestire il rapporto con lei, è comunque il medesimo.

È il percorso verso l’amore per se stessi e per gli altri e verso la pienezza della propria realizzazione.

Bisogna imparare a vivere con amore. L’attenzione è una delle qualità che ci aiuteranno molto.

L’attenzione si concretizza in un’accresciuta capacità di osservazione, un sempre più sensibile ascolto di noi stessi e dell’altro, presupposto della comprensione, dell’accettazione e dell’empatia, di una comunicazione più « armonica ».

“L’attenzione è la religiosità naturale dello spirito” diceva Simone Weil, è essere presenti a noi stessi e in contatto con noi stessi e con gli altri.

Se ti sei perso le altre puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:

1 – Il Karma d’amore

2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)

3 – Gli amori impossibili e le anime inarrivabili

4 – I legami evolutivi, gli ostacoli e le ferite

5 – L’evoluzione e il divino legame con l’AG

6 – Il percorso di crescita delle AG

7 – Il riconoscimento dell’AG, il percorso parallelo ed il legame karmico link

8 – Amore interiore: luci ed ombre

9 – Zavorre karmiche: perché è fondamentale liberarsene e come farlo

Ascoltare i sogni

Un ottimo esercizio di ascolto che permette di attingere sempre più ad una fonte interiore di inestimabile ricchezza è abituarsi a prendere nota, appena svegli, ogni mattina dei sogni.

sogni riflettono la nostra ombra e ci aiutano a conoscerla e inoltre, col passare del tempo riflettono sempre più la nostra luce, la parte spirituale di cui noi siamo composti, pronta a irrorare le nostre coscienze non appena le viene data possibilità.

“Il sogno è l’espressione del nostro Sé Superiore che vede chiaramente sia il presente sia l’avvenire.”

Sono un’espressione metaforica della nostra capacità intuitiva (terzo occhio), percezioni delle parti più profonde e più alte di noi e moltissime delle domande più urgenti potranno trovare risposte sempre più illuminanti nei sogni.

Volerci bene significa ascoltarci, conoscerci, accettarsi e mantenere un contatto sollecito e amorevole con tutte la parti di noi, assecondare le nostre esigenze più profonde con la massima disciplina e dedizione possibile.

Esercitare la capacità di ascolto e dedizione nei nostri confronti ci renderà saggi e felici e pronti ad applicare le doti fondamentali di dedizione e ascolto anche nel rapporto amoroso.

Dalla personalità all’anima…

Parallelamente elevarsi dalla personalità all’anima,significa, affinare a poco a poco la nostra purezza e vivere nella Verità e nella rettitudine, espandere la nostra sensibilità dal proprio piccolo io al prossimo e alla comunità.

L’evoluzione consiste nell’ascesa dalla personalità all’anima, trascendere la propria coscienza individuale in favore della coscienza di gruppo.

Chi aiuta gli altri aiuta anche se stesso perché il suo prossimo è un suo specchio e risolvere problemi altrui arricchisce la nostra comprensione del mondo e della nostra vita e fa crescere la nostra energia.

Simmetricamente chi non prova compassione anche per se stesso e non concentra abbastanza energie su di sé si impoverisce, si ammala, non ha energia né per sé né per l’ambiente che lo circonda.

L’amore è un premio per i puri e i forti che perseverano nella propria rettitudine. Le antiche tradizioni della filosofia greca e della mistica ebraica concordano in modo stupefacente su questo punto.

“Beato è l’uomo che vive nell’onestà e cammina sul sentiero della Verità, poiché la sua anima potrà trovare il compagno originale e lui diverrà perfetto e attraverso la sua perfezione il mondo intero vivrà nella gioia.”

“Il Dio Amore promette che se saremo rispettosi e devoti ci riporterà al nostro stato originale, ci guarirà e ci renderà felici.”

Quest’ultima citazione da Platone, pur nel suo tono favolistico, è la sintesi precisa del percorso evolutivo: esso inizia e si sviluppa prima di ricomporre l’unità originaria con la nostra AG e procede in seguito, insieme a lei, con il fine di guarire la nostra personalità e raggiungere la felicità.

FINE DECIMA PARTE

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Ci ritroveremo prossimamente  con l’undicesima puntata de “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”.

Tensione spirituale e blocchi affettivi saranno gli argomenti principali della prossima puntata, in cui parleremo anche di come liberare le energie dei Chakra e perché è così importante farlo.

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Il percorso di crescita delle AG [Parte 9]

Zavorre karmiche: perché è fondamentale liberarsene e come farlo 

Liberarsi delle zavorre karmiche é a tutti gli effetti la strada maestra: capire le radici di quello che più ci fa soffrire, esplorare la sostanza della nostra ombra e amarla in quanto da essa sgorgherà la nostra luce, con la sua inconfondibile unicità.

Conoscere i nostri spettri equivale e privarli del potere di farci paura e inibirci, accettarli comporta il loro dissolversi (in quanto karma superato).

Dall’esplorazione della nostra ombra trarremo i gioielli che daranno le particolari vibrazioni della nostra luce, trarremo insegnamenti che renderanno la nostra capacità di comprensione e la nostra creatività uniche e preziose. (schema a spirale della crescita, come sotto così sopra).

A questo fine le qualità necessarie da allenare sono quelle del buon esploratore impegnato in una caccia al tesoro: l’attenzione, la discriminazione, il coraggio, la perseveranza, la focalizzazione di sé, l’obiettivo, senza dimenticarsi, come vediamo nel prossimo paragrafo, di aiutare le vecchine ad attraversare la strada.

Il coraggio è il presupposto fondamentale.

Se ti sei perso le altre puntate della nostra rubrica “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”, puoi trovarle di seguito:

1 – Il Karma d’amore

2 – Gli amori evolutivi (accidentali e occasionali)

3 – Gli amori impossibili e le anime inarrivabili

4 – I legami evolutivi, gli ostacoli e le ferite

5 – L’evoluzione e il divino legame con l’AG

6 – Il percorso di crescita delle AG

7 – Il riconoscimento dell’AG, il percorso parallelo ed il legame karmico link

8 – Amore interiore: luci ed ombre

Il dolore

Bisogna stare nel proprio dolore e starci in modo costruttivo, avere il desiderio di porsi delle belle domande (il perché) e il coraggio di ricevere delle risposte.

È il coraggio di andare giù, fino in fondo, e guardare il paesaggio e poi di ricercare con lo studio, la meditazione, l’aiuto altrui, di spiegarsi quel paesaggio, di vederlo chiaro e in questo modo accettarlo.

Ci vorranno anni e molta pazienza, (“affrettarsi con calma”), e discriminazione per non lasciarsi sopraffare dal dolore o per non essere autodistruttivi o per scegliere gli strumenti migliori per la propria ricerca.

Il requisito fondamentale in ogni caso è uno solo:

volerlo ed essere focalizzati!

Conoscere se stessi è il primo gradino di qualsiasi percorso spirituale e di qualsiasi cammino di realizzazione in quanto chi si conosce illumina la propria via.

Introspezione e verità traumatiche

L’introspezione è imprescindibile e può essere considerata anche una strada a se stante, che apre le porte al Sé in quanto nucleo del proprio io. In ogni caso l’effetto è liberatorio: il contatto con l’ombra libera dall’ombra, la morte è il solo presupposto alla rinascita.

Se scoprite verità traumatiche (pulsioni, limitazioni, violenze, impronte karmiche, le varie cause dei blocchi…) e ne prendete atto non è che queste cambieranno e smetteranno di essere le realtà traumatiche che sono ma non vi daranno più alcun fastidio e non interferiranno più con la vostra vita.

Voi siete anche quell’orrendo e misero anatroccolo nero, ma perché volergli male, fa parte di voi e merita tutta la vostra tenerezza, è il vostro piccolo bambino ferito.

Ognuno ha il suo a caratterizzare il proprio percorso. Dal momento che lo amate siete un cigno e sarà difficile non amarvi quanto voi stessi vi amate, dandovi energia e magnetizzando energia.

Il gioco dei desideri

Il gioco dei desideri (stesura di lista di 101 desideri) è utile perché ci rivela noi stessi a partire dalle nostre aspirazioni, dalle cose che ci piacciono e ci emozionano, dal nostro desiderio di luce se non dalla nostra luce, è un modo divertente per sperimentare se stessi, per mettersi in contatto.

Di nuovo l’attenzione nei confronti dei nostri desideri e dei nostri bisogni si rivela la virtù di base.

I desideri che non si realizzano o che noi riteniamo impossibili indicano il punto del nostro blocco energetico, la strada per scoprire la nostra ombra. I più coraggiosi si possono anche concentrare sulla cosa di cui più hanno paura, il tabù principale, la madre di tutti gli altri, e vivere la condizione del suo realizzarsi in modo da demistificarla, esorcizzarla, sperimentarla per un attimo e capire di essere più grandi e più forti di lei.

Essere senza paura nel luogo della nostra paura. In forma edulcorata è una prova che anima molte meditazioni.

Ed è probabilmente la stessa sfida che anima il Rebirthing, la regressione ipnotica e il momento dell’integrazione dell’emozione nella Integrazione Neuroemozionale, tutte attività utilissime per entrare in contatto con il proprio bambino interiore.

Altro stimolo alla crescita per chi ama le sfide è mettersi alla prova, fare un piccolo sforzo, con delicatezza e in sintonia con i propri desideri: cimentarsi in attività a noi consone ma leggermente al di là delle nostre capacità attuali, che ci impongano lo scioglimento dei blocchi.

Questo piccolo sforzo è molto efficace in quanto ci impone l’attenzione su noi stessi, ci rivela a noi stessi, e soprattutto contribuisce alla focalizzazione dell’obiettivo, lo scioglimento del blocco, che paradossalmente si raggiunge allentando la focalizzazione sul problema, liberando il blocco dal pensiero e lasciando fluire l’energia.

Si tratta di una modalità interessante che permette di rendersi conto in modo tangibile dei propri progressi e dirigere coscientemente le proprie energie, passo dopo passo.

FINE NONA PARTE

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Ci ritroveremo prossimamente  con la decima puntata de “Anima Gemella: una questione di vibrazioni”.

 

Ci focalizzeremo sull’attenzione e sull’ascolto di noi stessi e degli altri. Inoltre impareremo ad ascoltare anche i nostri sogni, e capire fin dove possiamo spingerci tramite le nostre capacità intuitive.

To be continued…

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